"SPQR. Il Senato e il popolo romano dalle origini all'Età Repubblicana"

"SPQR. Il Senato e il popolo romano dalle origini all'Età Repubblicana" è il titolo dell'incontro promosso dall'Associazione Ex Alunni del Liceo Classico "F.A. Gualterio" in programma sabato 22 marzo alle 17 alla Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi" di Orvieto.
Ai saluti della presidente Damiana Fidani, seguirà l'intervento di Carlo Carpinelli, già senatore della Repubblica Italiana, che con il supporto visivo curato da Massimo Achilli, condurrà una riflessione sulla centralità di questa istituzione che, per secoli, rappresentò il cuore del potere politico di Roma, passando da organo decisionale a corpo consultivo.
Un breve excursus storico consentirà, infatti, di mettere a fuoco la trasformazione della società romana, da una repubblica aristocratica a un impero autocratico. Nonostante la perdita di potere sotto gli imperatori, il Senato rimase un simbolo di continuità e tradizione politica fino alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476 d.C.
L'appuntamento viene segnalato come imperdibile anche dall'Istituto Storico Artistico Orvietano che pone l'accento su Senato romano e Gerusia greca, i consigli degli anziani che assistevano le istituzioni con compiti decisionali. "Il termine Senato - ricorda il Consiglio Direttivo - deriva da senes o senior, e oggi lo troviamo praticamente in tutte le lingue come sinonimo di Camera Alta (eccetto che in Inghilterra dove corrisponde alla Camera dei Pari).
È chiaro che inizialmente il senato romano era un organo di spinta ma fondamentalmente di controllo delle attività delle varie magistrature, a partire dal consolato. I senatori erano i veri garanti dell'amministrazione politica della Repubblica. Il paragone tra Sparta e Roma può suggerire dei parallelismi, ma le due istituzioni erano molto diverse proprio per il valore intrinseco dell'essenza della logica del demos di entrambe le città: dove a Sparta c'era una situazione sempre, e rigidamente ed esclusivamente autoreferenziale. Mentre a Roma c'era spazio anche per le istanze più popolari anche se non dirette".
L'ingresso è libero.

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