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Con "Un giorno tutto questo sarà tuo" Lidia Ravera inaugura "Maremma Storie 2024"

giovedì 6 giugno 2024

Ha lavorato per il cinema, il teatro e la televisione. Giornalista e scrittrice, prima ancora che politica, a "Porci con le ali" – il suo celebre romanzo d'esordio-manifesto, scritto sotto pseudonimo a quattro mani insieme a Marco Lombardo Radice, con cui nel 1976 ha raggiunto la notorietà – Lidia Ravera ha fatto seguire una trentina di altre opere di narrativa. "Un giorno tutto questo sarà tuo", edito da Bompiani e finalista all'Orbetello Book Prize 2024, è l'ultimo libro. 

Sarà lei stessa a presentare le 320 pagine inaugurando la seconda edizione della rassegna "Maremma Storie: incontri con gli autori" promossa dalla Libreria Indipendente "Il Bianconiglio" di Montalto di Castro. L'appuntamento è per giovedì 6 giugno, alle 19, nei suggestivi Giardini della Biblioteca Comunale, al Complesso Monumentale "San Sisto" al civico 13 di Via Tirrenia. Alla presentazione seguiranno una sessione di domande e risposte aperte e il firmacopie.

"Seymour – si legge nella nota che accompagna il libro – ha 15 anni e ama definirsi un adolescente disturbato. Niente social, non bullizza e non è bullizzato, non ha una squadra da tifare e neppure una ragazza da fotografare. In breve, non esegue nessuna delle figure di danza previste per la sua età. La sua attività principale è spiare l’agitarsi del mondo adulto attorno a lui. La sua passione unica è scrivere, per la precisione scrivere un capolavoro, possibilmente senza diventare uno scrittore come l’ingombrante padre settantenne, Giovanni Sartoris, 'vanitoso, egocentrico e fasullo', autore di successo, marito seriale per un totale di quattro figli spalmati su tre mogli. Tra i due non c’è intesa ma neppure scontro.

Quanto alle donne della sua vita, Anna, la prima delle ex mogli di Giovanni, è la preferita di Seymour, anche se potrebbe essere sua nonna.
La seconda, l’americana Alison, è la madre biologica, e Seymour non la sopporta. La terza, un’ex tossica di trentanove anni costretta su una sedia a rotelle, è per lui un curioso modello di eterna adolescente. Mentre osserva i suoi adulti di riferimento, Seymour percepisce gli scricchiolii sinistri di un mondo che si va sgretolando, sia nel concreto alternarsi di siccità e tempesta sia nell’astratto degradarsi delle relazioni fra uomini e donne e di uomini e donne con il successo, il mito che ha soppiantato ogni altra credenza o certezza.

Quando Giovanni, il vincente per eccellenza, sarà travolto da una tempesta di accuse infamanti, Seymour si troverà a dover giocare una parte da protagonista.
Dovrà capire e spiegare, accusare e perdonare. In una parola: crescere. Ma che sapore ha l’umana avventura del diventare grandi in questo mondo minacciato e stanco? Che cosa si può lasciare a chi verrà dopo di noi? Dopo una fortunata serie di romanzi dedicati al terzo tempo, Lidia Ravera ci spiazza assumendo la voce di un ragazzo: onesto fino alla crudeltà, feroce come gli innocenti, capace di intuire lo spirito del tempo e di trovare le parole giuste per evocarlo. E come di consueto Ravera ci fa innanzitutto sorridere, poi riflettere, e infine rabbrividire".

Dopo il confronto tra generazioni, la rassegna mette già in calendario per giovedì 13 giugno il giallo di Paolo Restuccia "Il sorriso di chi ha vinto" (Arkadia, 2023), giovedì 11 luglio il western "Selvaggio Ovest" (NN Editore, 2024) di Daniele Pasquini, giovedì 27 giugno l'autofiction "Tangerinn" (Edizioni e/o, 2024) di Emanuela Anechoum, giovedì 25 luglio la fantascienza di "Errore 404" (Edizioni e/o, 2024) di Sacha Naspini e giovedì 8 agosto il memoir "Avevo un fuoco dentro" (Monadori, 2024) di Tea Ranno.

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