Palazzo Altieri a Oriolo Romano, la "città ideale e felice" dei Santacroce

Sabato 9 marzo a partire dalle 10, insieme ad Anna Rita Properzi, guida turistica e ambientale escursionistica regolarmente iscritta al Registro Italiano Aigae con assicurazione professionale RC attiva, si torna a visitare un'altra splendida dimora storica della Tuscia: Palazzo Altieri, nel borgo di Oriolo Romano, "una città ideale e felice", nata dal sogno di un nobile del Rinascimento, Giorgio III Santacroce, che pensò di costruire una città ideale non solo secondo i canoni architettonici rinascimentali, ma una città immersa nella natura, salubre, e attenta ai bisogni dei suoi sudditi.
"Per chi non lo ha mai visitato - anticipa la guida - Palazzo Altieri sarà una piacevolissima sorpresa e un'ottima occasione anche in caso di mal tempo. Giorgio Santacroce è per formazione culturale vicino agli ideali umanistici che animano la seconda metà del 1500. L’abitato di Oriolo, costeggiato dall’antica via Clodia, viene costruito su una collina boscosa. Fu progettato come una città ideale, dotata di granaio, forno e case per i contadini costruite con un particolare modulo a schiera, una uguale all’altra e con terreno retrostante per l’orto.
Viene dotata di sue leggi quasi a formare una piccola città stato, autonoma dallo Stato Pontificio. Furono così previste strade rettilinee e parallele. Le abitazioni furono orientate a Sud, protette dai venti freddi del Nord, grazie alla mole del palazzo signorile. La Via Clodia, importante asse viario, fu determinante per lo sviluppo economico.
Si inizierà il percorso dall’ala più antica con le sale decorate con stemmi e scene tratte dalla Metamorfosi di Ovidio e poi le splendide sale del nuovo appartamento. I temi rappresentati sono storie dell'Antico Testamento e le favole di Esopo e Fedro, rappresentate nel Salone delle Belle, chiamato così per i ritratti di giovani e affascinanti nobildonne.
La Sala da Pranzo dipinta da Giuseppe Barberi, lascia sempre i visitatori stupiti per la particolare decorazione chiamata Maruflage secondo la moda francese nel 1700. La caratteristica che rende unico questo palazzo, è la famosa Galleria dei Papi, ovvero i ritratti di tutti i Papi della storia. La collezione dei ritratti esposti nella galleria si rivelò molto utile per ricostituire la galleria dei papi di San Paolo fuori le mura che erano andati distrutti con l’incendio del 1823.
Si alternano nel possesso del palazzo le famiglie Santacroce, Orsini di Bracciano e infine la famiglia Altieri che avrà con Papa Clemente X il suo più illustre rappresentante. La “Villa di Delizia” conserva intatta la decorazione pittorica e anche parte dell'arredo nonostante molti dei bellissimi mobili e opere d’arte siano state vendute nella grande asta del 1970.
Terminata la visita del palazzo, meteo permettendo, potremo goderci il Parco di Villa Altieri, un giardino che completa la connotazione di villa patrizia della dimora signorile secondo i canoni stilistici del XVI secolo, dove l’artificio dell’uomo supera la natura stessa.
Il parco ha un grande valore naturalistico. Contrariamente ad altri siti nobiliari della Tuscia come Villa Farnese a Caprarola o Villa Lante a Bagnaia, dove furono realizzati geometrici giardini all’italiana, qui fu creata un’area di circa 8 ettari dove alle zone curate ed ordinate si associavano aree di campagna in uno stile preparatorio al futuro giardino all’inglese. Il percorso si snoda lungo viali alberati, alle cui intersezioni si incontrano un’ampia fontana circolare in pietra, la Casina di Caccia risalente al XVIII secolo, che funge da quinta prospettica lungo il viale principale detto appunto della Prospettiva e i resti di un giardino all’italiana".
La quota individuale è di 15 euro e include la visita guidata (costo 10 euro) e l'ingresso a Palazzo Altieri (5 euro).
Per ulteriori informazioni e prenotazioni (necessarie):
333.4912669 (anche WhatsApp) – annaritaproperzi@gmail.com
https://annaritaproperzi.it/prenota-la-passeggiata/
https://t.me/lepasseggiatediannarita

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