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"Donne. Grandi Giardiniere d'Italia". Conferenza ISAO di Nicoletta Campanella

lunedì 4 marzo 2024
di D.P.

Un viaggio alla scoperta di alcune tra le grandi protagoniste del giardinaggio italiano e dei loro giardini, piccoli grandi universi che le rappresentano. In qualche caso sogni coltivati sin da bambine, in altri incontri dettati dal destino, dal caso o dall’amore. Ce ne sono di storici e di famosi, altri che racchiudono particolarità vegetali, altri ancora che diventano contenitori di opere d’arte trasformandosi così in insoliti musei en plen air. Sfogliare le pagine del libro "Grandi Giardiniere d'Italia. I volti, i luoghi, le essenze e le storie" (Nicla, 2019) equivale un po' ad attraversarli.

E, tra illustrazioni ed acquerelli di Silvana Rava, fare il gradito incontro con Ursula Salghetti Drioli Piacenza e tutta la storia di Boccanegra e di Ellen Ann Willmott che lo volle con tutte le sue forze, Maresa Del Bufalo e la sua creatura verde di Valleranello, con maestosi alberi vestiti di rose, Antonella Fineschi e il più importante giardino botanico di rose del mondo. E ancora il Giardino dei Lauri di Lily d’Aragona e i paradisi fioriti di Maria Augusta Eroli, Mirella Presot Collavini, Marcella Montano Musetti, Rossella Puglionisi Sasso, Cristiana Cecconi Croff, Iris e Benedetta Origo.

Tutte donne che amano profondamente la natura e che, con passione e competenza professionale, hanno dato vita e si prendono cura di giardini con l’anima, perché "grande anima e cuore possiedono le giardiniere che li hanno creati". In qualche caso il loro impegno ha fatto vivere aree di verde che forse, altrimenti, sarebbero andate perse. L'idea di raccontarne la vita e le passioni è nata durante una Primavera alla Landriana, la storica manifestazione che si tiene ogni anno nei magnifici giardini creati dalla Marchesa Lavinia Taverna e dall’architetto paesaggista Russel Page.

Conoscendole da vicino, l'autrice Nicoletta Campanella ha potuto tracciare l’identità della giardiniera contemporanea le cui radici affondano in quell’atmosfera di magnifico risorgimento degli anni '50. È in quegli anni che visse Emilia Kuster Rosselli, signora dell’editoria e della moda, e a quegli anni, al costume e ai primi abiti della giardiniera è dedicato un ampio capitolo. Numerosi poi i focus botanici curati da Rita Oliva e Stefano Marzullo con schede dettagliate, foto e curiosità dedicate alle rose Miniatura del Giardino Botanico di Cavriglia.

E alle essenze più caratteristiche dello storico Boccanegra. "Donne. Grandi Giardiniere d'Italia" non poteva che essere il titolo della conferenza, promossa dall'Istituto Storico Artistico Orvietano, che riporta sulla Rupe l'appassionata interprete di un giardinaggio attento alle bellezze della natura e del paesaggio. L'appuntamento è per venerdì 8 marzo, nella ricorrenza non casuale della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, alle 17.30, all'Auditorium "Gioacchino Messina" di Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto.

"Si può parlare a buon diritto – sottolinea l'architetto Raffaele Davanzo, presidente dell'ISAO – di cultura femminile dei giardini, ben rappresentata anche all’interno della comunità dell'Horticultural System, il mondo del fascino dei giardini storici, del gardening, dei flower show la cui mission è quella di promuovere la cultura del verde. I giardini sono lo specchio di anime e cuori, la ricerca dell'Eterna Primavera dell'archetipo dell'Eden. E le grandi giardiniere, ognuna a proprio modo, sono interpreti di un giardinaggio appassionato in un mondo sempre meno attento alla bellezza, alla natura e al paesaggio".

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