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Al Multisala Corso "Cariddi's Graveyard". Protagonista l'orvietana Perla Ambrosini

martedì 27 febbraio 2024
di Davide Pompei

Ad agosto 2013, ventenne, allieva della Scuola d'Arte Drammatica "Paolo Grassi", era a Milano, dove veniva battuto il suo primo ciak che le assegnava il ruolo di Teresita Foschi, amica d'infanzia di Antonia Pozzi, nel film di Ferdinando Cito Filomarino "Antonia". Oggi che di anni ne ha 32 e di esperienze ne ha maturate tante perfezionando la sua recitazione al Giles Foreman Centre for Acting di Londra e spaziando tra cinema, televisione, teatro, spot pubblicitari e premi – suo, nel 2016, quello come Migliore Attrice ai "Roma Web Awards" per la serie "Anime e Sangue" – l'orvietana Perla Ambrosini è protagonista di "Cariddi's Graveyard".

È, questo, il primo capitolo della saga "Tales of Mare Nostrum" che mescola i generi dell'avventura fantasy con gli elementi della commedia traendo ispirazione dai miti della letteratura greca, dalle leggende e dalle tradizioni del Mar Mediterraneo e dal cinema di intrattenimento degli anni '90 che, attraverso una storia facilmente comprensibile, con spiccati elementi di azione e colpi di scena, punta ad intrattenere un pubblico di tutte le età. Il capitolo introduttivo, nel quale verranno presentati gli elementi e i personaggi principali di "una storia di pirati non convenzionale, profondamente italiana ma di stampo internazionale", è nato dalla mente del regista, Dan "Blasterio" Salsano ("Equalizer 3", "Argylle", "Masters of the Air") e dell'amico sceneggiatore Valerio Albasini Di Giorgio che ha tessuto dialoghi intensi e ruoli intriganti.

Tutti presenti, insieme ai principali attori del cast – nella ciurma anche Elio Lorenzo, Jon Campling, Jay Paul Bullard, Roberto Fazioli, Jacob Marshfield, Gabriel Scortia, Jon Campling – alla proiezione in programma domenica 10 marzo alle 11.30 al Multisala Corso di Orvieto. Sullo schermo, le vicende della giovane Agnes, capitano della nave Pandora, e della sua bizzarra ciurma. Alla ricerca di un leggendario cimitero navale che custodisce ricchezze che vanno al di fuori dell’immaginazione umana, la protagonista si troverà ad affrontare il guardiano che lo custodisce, la terribile Cariddi stessa, creatura mitologica della quale i pochissimi superstiti che ci si sono imbattuti, narrano storie terrificanti, ed il perfido Duca di Monreale, responsabile della morte di sua madre Doris, ultima nereide vivente, condannata ingiustamente dall'Inquisizione per stregoneria.

Melodie epiche miste ad atmosfere piratesche – sottolineate dalla colonna sonora originale scritta dal compositore Furio Valitutti, impiegando strumenti classici ed antichi, appartenenti alla tradizione mediterranea – aggiungono suggestione alle location reali utilizzate, sia in Italia, come le Cinque Terre, che in Gran Bretagna. "A Londra – spiega il regista – abbiamo girato nella replica della nave di Francis Drake, la Golden Hinde, senza l'ausilio di teatri di posa. Questo ha reso la realizzazione del film piuttosto complessa, ma tramite una pianificazione estremamente attenta e minuziosa ha dato la possibilità a cast e crew di vivere una divertentissima avventura". Verosimile e al tempo stesso fantastica, come la settima arte, grazie anche agli effetti visivi di Marco Tudini, e alle lezioni di scherma e combattimento corpo a corpo con lo stunt coordinator Marco Falcone.

"È stato come il canto ammaliante di una sirena per tutti, un'esperienza folle – confida Perla Ambrosini – quasi come salpare in mare con una sola scialuppa, eppure ce l'abbiamo fatta! Tutto questo è stato possibile grazie anche alle tante persone di Orvieto e dintorni che ci hanno dato una mano, rendendo la nostra ciurma sempre più grande. Parlo degli artigiani che si sono reinventati, come Aldo Fusco, che realizza meravigliose borse di pelle e si è messo a cucire fondine per pistole e spade, o Muriel Gaudet che ha realizzato un'elegante ciondolo fantasy che s'illuminava a contatto, per non parlare dei musicisti della Compagnia de La Panatella che hanno interpretato il ruolo degli ubriaconi in taverna, suonando una musica appositamente composta per l'occasione dal Maestro Alberto Casasoli.

E ovviamente tutti coloro che hanno aperto le porte dei loro palazzi rinascimentali o delle loro grotte, permettendo di prenderci a spadate dentro le loro case! Le persone da citare sarebbero troppe! Orvieto è una città d'arte e di artisti, e vedere quanta gente si sia unita a questa avventura con entusiasmo mi rende estremamente orgogliosa delle mie origini. Sono sicura che questa storia abbia tutto il potenziale per diventare qualcosa di molto più grande, destinato al mercato internazionale delle serie e, infatti, ci stiamo già lavorando. Per questo la scelta di girare in inglese, con i sottotitoli in italiano. Perché, per quanto folle possa sembrare, chi è non ha mai sognato di essere un pirata? Ci vediamo al cinema, corpo di mille balene!".

 

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