eventi

Dedicata ai principali Giubilei della Storia la 14esima edizione dei Pomeriggi Touring

venerdì 26 gennaio 2024

È l'anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale. Santo non solo perché si inizia, si svolge e si conclude con solenni riti sacri, ma anche perché è destinato a promuovere la santità di vita. Ordinario, se legato a scadenze prestabilite, straordinario, se viene indetto per qualche avvenimento di particolare importanza, per la Chiesa Cattolica il Giubileo è uno dei momenti in cui più questa sa parlare al mondo. L'ultimo vissuto, quello del 2000. Il prossimo, quello del 2025.

A parlarne, giusto alla vigilia di un nuovo anno giubilare, è anche il Gruppo Consolare TCI di Viterbo che venerdì 26 gennaio alle 16.30 nella Sala Conferenze del Museo della Ceramica della Tuscia, inaugura la 14esima edizione dei Pomeriggi Touring – avviati nel 2009 al Caffè Schenardi, patrocinati dalla Fondazione Carivit e sostenuti da Fidapa Bpw Italy, Associazione Culturale "Nimpha" e Inner Wheeel – con il primo di una serie di approfondimenti dedicati ai principali Giubilei della Storia con inevitabile riferimento alla Città dei Papi che, attraverso i secoli, hanno creato modalità e culture del viaggio.

"Quest'ultimo – specifica Vincenzo Ceniti, promotore dell’iniziativa con il Gruppo Consolare Touring Club Italiano di Viterbo –  inteso come esperienza di vita, cui hanno fatto fronte organizzazioni di accoglienza e di valorizzazione del territorio, fino alle forme strutturali di oggi, confluite nel più vasto ambito del sistema turismo". Per l’appuntamento inaugurale è Valentina Berneschi a parlare del primo Anno Santo, indetto nel 1300 da Papa Bonifacio VIII, che Dante colloca all’Inferno da vivo, e del Flegetonte paragonato alla sorgente sulfurea del Bulicame.

L’evento viene anche ricordato per i numerosi pellegrini lungo il percorso verso Roma, con confraternite e benefattori impegnati ad accoglierli in ospitali e taverne lungo la Via Francigena. A Viterbo e nella Tuscia di quei Cammini restano tracce evidenti nella toponomastica (Vicolo dei Pellegrini, Quartiere Medievale di San Pellegrino) e in testimonianze pittoriche, come a Sutri (Chiesa Rupestre della Madonna del Parto) e Montefiascone (Chiesa di San Flaviano). Spesso le accoglienze erano caritatevoli e disinteressate.

Altre volte avventurose e pericolose da parte di osti senza scrupoli e ladroni lungo i sentieri. Si trattò in ogni caso della prima e più importante occasione di conversione e redenzione, di grazia e di perdono per tutta la cristianità. Gli altri appuntamenti, in programma ogni ultimo venerdì del mese fino a maggio, riguarderanno l’Anno Santo del 1450 indetto da Nicolò V, benefattore di Viterbo non solo per il Bagno del Papa, con i relatori Stefano Pifferi e Alessandro Boccolini dell’Università degli Studi della Tuscia. E ancora, con Antonella Siena, del Giubileo del 1550 legato a Paolo III.

Luciano Osbat, direttore scientifico del Cedido, affronterà invece quello del 1650, indetto da Innocenzo X sotto la gestione di Olimpia Pamphili. Infine il Giubileo del 1950, proclamato da Pio XII, che alcuni tra i meno giovani ricordano ancora in presa diretta, sarà affrontato dalla storica dell’arte Arianna Tabaro.

L'ingresso è libero.