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Live dei Petramante al Teatro del Carmine. Ospiti e brindisi per la presentazione di "Ortica"

giovedì 30 novembre 2023
di D.P.

Pubblicato a fine settembre di quest'anno per l'etichetta Bassa Fedeltà, sarà presentato domenica 10 dicembre alle 18.30 al Teatro del Carmine di Orvieto "Ortica", il disco – il terzo, dopo "Ciò che a voi sembra osceno a me pare cielo" (2013) e, ancora prima, "È per mangiarti meglio" (2009) – che segna il ritorno, dopo dieci anni, dei Petramante. Undici le canzoni della formazione composta da Francesca Dragoni (voce e chitarra), Simone Stopponi (voce e chitarra), Maurizio Freddano (basso e synth) e Simone Possieri (batteria) intervallate da quattro brani strumentali che il compositore Arturo Annecchino ha donato all'album e che ne scandiscono il ritmo tematico.

Tra gli ospiti di rilievo del disco Nada, voce ne "Il male necessario", e Pino Strabioli che recita in "Deandré". Firma come autore il brano "Ahimé", scritto appositamente, il cantautore – orvietano di nascita, parigino d'adozione – Gianmarco Fusari. L’intero lavoro è corredato da illustrazioni tematiche tra cui una mappa, una cartografia sentimentale che guida l’ascoltatore tra i brani. "Abbiamo registrato un disco – spiegano dal gruppo – scrivendolo di mattina, coi bambini a scuola. Lo abbiamo scritto con la leggerezza di chi non ha nulla da perdere o un posto da tenere.

Torniamo dopo aver stretto le mani ai nostri genitori che se ne andavano, dopo aver cambiato vita, lavoro, case. Torniamo prendendo in prestito la psicofisica di Fechner de 'Il libretto della vita dopo la morte', i pensieri di NOF4, artista internato nel manicomio di Volterra, il mistero dei cosmonauti perduti dei fratelli Judica Cordiglia. Torniamo cercando di capire il segreto della levitazione delle 'vite straordinarie di uomini volanti' di Enrico Buonanno, 'Anima alzati, apriti' come Battisti, l’incanto di Simon mago dei Vangeli Apocrifi e le estasi di Santa Teresa d’Avila.

E ancora amore, ma maturo e continuamente riconfermato, orgasmi e refoli di vento, madri che ci invitano a ballare anche se facciamo fatica a ricordare il loro odore. L’accettazione del cambiamento delle cose, col desiderio che torni almeno in parte la leggerezza perduta. Gli album con cartoline della nostra infanzia, i nostri figli con la polvere lunare poggiata sui capelli, De André, gli acidi. La felicità, che è un blackout. Un disco in equilibrio come una brocca piena fino all’orlo poggiata su un tavolo zoppo. E noi a brindarci con i gomiti sopra".

Promette brindisi anche la serata pre-natalizia che arriva dopo le date di Roma e Perugia pensata come occasione per riascoltare insieme i brani del repertorio, ma soprattutto le nuove canzoni. Al solito, potenti e poetiche. "Pop-rock sintetico e canzone d’autore erudita" per Rumore. "Un lavoro che riesce a prenderti dal primo ascolto" secondo Rockit. "Un vertice del melodico italiano degli ultimi anni" per Ondarock. Sul palco insieme a loro, per una sera, anche Martina Maggi, in arte Moà, e Orchestra Moderna, che chiuderà con un dj-set per l’aperitivo.

L'ingresso è libero fino a raggiungimento della capienza consentita.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
339.3019132 – petramante@gmail.com 

Foto: Agnese Capalti

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