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Stefano Ardito presenta "Guerra in Appennino. 1943-1945: Lotta per la libertà"

venerdì 17 novembre 2023

Viaggi, montagna e alpinismo, sentieri e trekking, natura e aree protette, scienza, storia. Sono questi i temi di cui si occupa Stefano Ardito, giornalista, scrittore, fotografo e documentarista che sabato 25 novembre, alle 17, sarà a Orvieto, nell'Atrio del Palazzo dei Sette per presentare il libro "Guerra in Appennino. 1943-1945: Lotta per la libertà" (Corbaccio, 2023). L'appuntamento è promosso dalla Sezione CAI di Orvieto con il patrocinio del Comune e la collaborazione della Libreria Giunti al Punto.

Il libro. La Grande Storia rivive attraverso le storie fra borghi, campagne e montagne dell'Appennino. Ottant'anni fa, dall'estate del 1943 alla primavera del 1945, l'Italia diventa un campo di battaglia e la maggioranza dei combattimenti interessa l'Appennino, i suoi crinali e i suoi borghi. Per bloccare l'avanzata degli Alleati verso nord, la Wehrmacht costruisce infatti due sistemi difensivi: la Linea Gustav, dall'Abruzzo fino al Molise e al Lazio, attraverso la Maiella e Cassino, e la Linea Gotica, dalle colline della Romagna e delle Marche verso l'Appennino tosco-emiliano e le Apuane. Mentre la Grande Guerra è stata combattuta lungo un fronte in buona parte statico, e ha interessato solo sporadicamente i civili, il fronte della Seconda guerra mondiale si sposta, travolgendo campagne e foreste, città e borghi, e coinvolgendo la popolazione civile. Lo dimostrano le stragi naziste di Collelungo, Sant'Anna di Stazzema, Vinca e Marzabotto, la sanguinosa guerriglia tra le forze della Resistenza da un lato e i reparti della Wehrmacht e della Repubblica di Salò dall'altro, il martirio della popolazione a Ortona, ad Anzio, a Cassino e in decine di altre città e cittadine. Stefano Ardito ricostruisce il biennio feroce da cui è nata la nostra democrazia attraverso documenti storici e testimonianze, ma anche tornando nei borghi, sui crinali e nelle valli dell'Appennino centrale e settentrionale. Il ricordo di quelle battaglie lontane e di quegli atti di barbarie e di eroismo del passato si conserva anche qui, in luoghi oggi suggestivi e tranquilli, spesso protetti da parchi e riserve. Insieme al paesaggio, alla flora, alla fauna e ai monumenti, anche la memoria dev'essere tutelata con forza.

L'autore. Nato a Roma nel 1954, da più di trent’anni, Ardito ha trasformato in una professione la sua passione di camminatore, alpinista e viaggiatore che lo ha portato tra l’altro in Himalaya, nel Sahara, in Patagonia e in Antartide. Autore di numerosi libri, di un centinaio di guide e di sessanta documentari televisivi, ha scritto e scrive per alcuni dei più importanti quotidiani e periodici italiani. Ha collaborato con numerosi parchi nazionali e regionali, e ideato numerosi importanti itinerari di trekking. E’ riconosciuto come una delle voci più autorevoli in Italia in materia di montagna e alpinismo, di sviluppo turistico sostenibile e di conservazione della natura. www.stefanoardito.it