Visita guidata con ricordi e aneddoti nei luoghi di Gigi Proietti, al quale sarà presto intitolata una via

"A Roma sono nato io, ma Porchiano del Monte, l’Umbria, fanno parte delle cose da tenere della mia vita". Il borgo arroccato su una collina dell'Amerino, terra natale di Giovanna e Romano, i genitori di quel mostro sacro dello spettacolo che risponde al nome di Gigi Proietti, è stato rifugio nel periodo dei bombardamenti ma anche dalla vita frenetica della Capitale. All'attore, comico, doppiatore, cabarettista, conduttore televisivo e ancora scrittore, regista, cantante e direttore artistico che, fin da piccolo, lì ha trascorso lunghi periodi, tornando di tanto in tanto per coltivare "il vizio dell'Umbria", è dedicata l'iniziativa in programma per domenica 5 novembre.
Si tratta di una visita guidata ai luoghi legati in qualche modo alla figura di Proietti promossa dalla Pro Loco e dalla Condotta Slow Food Terre dell'Umbria Meridionale. Partenza alle 11 da Piazza III Novembre e alle 13 appuntamento alla "Casetta di Mattia", all'interno dell'omonimo parco, dove avrà luogo un momento conviviale al costo di 23 euro, arricchito da ulteriori aneddoti e ricordi da parte degli amici "di un uomo prodigo e di un artista acutissimo", spentosi il 2 novembre 2020, nello stesso giorno in cui avrebbe spento 80 candeline. A tre anni di distanza, intanto, è arrivato anche il via libera da parte della Prefettura di Terni per l'intitolazione di "Via Gigi Proietti".
La scelta, ovviamente, è ricaduta sull'attuale Via del Belvedere, dove si trova ancora la casa in pietra dei genitori, con il portone verde come le persiane e la ringhiera del cancello. Un'idea sostenuta fin da subito dalla comunità locale e dal Comune – decisamente meno dalla Deputazione di Storia Patria di Perugia – che sta individuando la data migliore, non necessariamente legata a qualche anniversario. Anche perché di iniziative in memoria in tutta Italia non mancano. Nella vicina Graffignano, infatti, l'artista attiglianese Daniele Del Sette ha da poco realizzato un murale che ritrae proprio il volto inconfondibile di Gigi Proietti.
"Gigi Proietti sul palcoscenico dell'Umbria" il titolo del libro (Gambini Editore, 2021) che ricostruisce l’imprinting ricevuto nei luoghi dell’infanzia e della giovinezza popolati di personalità quali il postino, il prete, la fornaia, il dottore e il maestro trasformati in personaggi. A loro ha attinto e a tutti ha restituito attraverso la sua arte. Memorabili le sue performance nei teatri di Perugia e Terni, per il Premio San Valentino, ma anche Todi, il Festival dei Due Mondi di Spoleto, e ancora Amelia, Narni, Gubbio, Città di Castello e sì, anche Orvieto. Due, sulla Rupe, le tappe significative per altrettanti appuntamenti che riscossero grande successo.
La prima volta fu nel novembre 1998 per il debutto al Teatro Mancinelli dell’opera teatrale "La Pietà" di Vincenzo Cerami e Nicola Piovani. Uno Stabat Mater concertante per due voci femminili, quelle di Rita Cammarano ed Amii Stewart e, appunto, la sua, inconfondibile ed intensa. La seconda volta, a settembre 2002, nell'insolito spazio della Piazza d’Armi dell'ex Caserma Piave, dove il grande mattatore portò in scena "Io, Toto e…gli altri". E se le sue ceneri, che sembravano essere state sistemate provvisoriamente nella tomba dei genitori, in Umbria, hanno trovato posto nel Cimitero del Verano, il suo ricordo è indelebile e non conosce confini.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
392.2913687 – 377.9893913

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