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Fabio Genovesi porta "Oro Puro" alla rassegna estiva "Maremma Storie"

giovedì 29 giugno 2023
di D.P.

"Quindici anni ci ho messo, per dare un nome a quel mozzo, e per trasformare quella mezza riga in un romanzo. Che è la storia della sua vita, e della nostra, tra i marosi imprevedibili del destino". Ne è nato un libro poetico e poderoso, che nomen omen, è "Oro Puro" (Mondadori, 2023) e in 444 pagine non solo racconta la navigazione di Cristoforo Colombo come mai è stato fatto prima, ma cala il lettore dentro una grande avventura umana, esistenziale e sentimentale, che si snoda attraverso imprese, amori, crudeltà spaventose e improvvise tenerezze.

Svelando, pagina dopo pagina, come dietro la scoperta occidentale delle Americhe si nascondano violenze, soprusi e malintesi, ma soprattutto l’insopprimibile, eterno istinto degli uomini a prendere, consumare e distruggere tutto, persino se stessi. A parlare del romanzo di formazione e avventura, ambientato a Palos, in Spagna, nell'agosto del 1492, sarà direttamente il suo autore, Fabio Genovesi, atteso ospite giovedì 29 giugno alle 19 nel giardino esterno della Biblioteca Comunale di Montalto di Castro di "Maremma Storie", la rassegna estiva della Libreria "Il Bianconiglio".

Ad aprirla, sabato 10 giugno, Filippo Cerri, autore del libro "Di macchia e di morte. Ballata degli ultimi briganti" (Effequ, 2022). A chiuderla, giovedì 27 luglio, Sacha Naspini e il suo "Villa del Seminario" (E/O, 2023). Voce culturale delle telecronache Rai al Giro d'Italia, collaboratore del Corriere della Sera e del suo settimanale "La Lettura", Genovesi è autore di due cult come "Morte dei Marmi" (Laterza, 2012) e "Versilia Rock City" (Mondadori, 2013) e con "Chi manda le onde" nel 2015 si è aggiudicato anche il Premio Strega Giovani.

In "Oro Puro" scrive di Nuno che ha 16 anni ed è un granchio. O almeno questo è il soprannome che gli ha dato sua madre, morta pochi mesi prima, di cui lui conserva un ricordo che è dolore e luce insieme. Pur vivendo sul mare, Nuno non ha mai desiderato solcarlo, e preferisce guardarlo restando aggrappato alla terra, proprio come fanno i granchi. Finché, per una serie di circostanze tanto sfortunate quanto casuali, deve imbarcarsi su una nave di cui ignora la destinazione. Si tratta della Santa María, a bordo della quale Colombo scoprirà, per caso e per sbaglio, il Nuovo Mondo.

Mentre Nuno si renderà conto, lui che di navigazione non sa nulla, di condividere lo smarrimento con i suoi compagni molto più esperti. Tutti spaventati da quell’impresa folle e mai tentata prima. Avendo imparato dalla madre a leggere e scrivere, Nuno diventerà lo scrivano di Colombo, e trascorrendo ore ad ascoltarlo sentirà crescere l’entusiasmo per i grandi sogni di questo imprevedibile esploratore visionario. Attraverso il suo sguardo, si percorre il viaggio più importante della storia dell’umanità. I giorni infiniti prima di avvistare terra.

Fino alla scoperta di un mondo nuovo, una nuova umanità, una nuova, diversa possibilità di intendere la vita. In questo Paradiso Terrestre, Nuno imparerà quanta ferocia, quanta avidità possa motivare le scelte degli uomini, ma anche la forza irresistibile dell’amore, che lo travolgerà fino a sconvolgere i suoi giorni e le sue notti...