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Nella Sicilia della letteratura con la Lectio Magistralis del regista Roberto Andò

sabato 11 marzo 2023
di D.P.

Con una lezione magistrale di Roberto Andò, all'Università degli Studi della Tuscia riprendono gli incontri del Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Comunicazione e del Turismo che vanno sotto il nome di "Cultura in Gradi" e che puntano ad alzare la temperatura culturale, creando attenzione. L’autore del film "La Stranezza", presentato fuori concorso alla Festa del Cinema di Roma 2022 per poi essere distribuito nelle sale cinematografiche e da febbraio sulle piattaforme streaming, sarà a Viterbo martedì 14 marzo alle 11, all'Auditorium di Santa Maria in Gradi.

Dopo i saluti istituzionali del rettore Stefano Ubertini e l'introduzione di Giovanni Fiorentino, direttore del Disucom dove si sviluppano le filiere formative di Lettere, Comunicazione, Beni Culturali e Scienze dell'Educazione, sarà la volta dell'incontro con il regista cinematografico e teatrale, sceneggiatore e scrittore palermitano che porta al centro della sua avventura creativa artistica intermediale – sempre di alto profilo ed internazionalmente riconosciuta – la letteratura, sua prima passione e le sue radici meridionali.

"Con il ciclo 'Cultura in Gradi' avviato nel 2010 con Giuseppe Tornatore – afferma il professor Fiorentino – il Dipartimento richiama l’attenzione sui processi creativi della scrittura e della narrazione per immagini che si iscrive nei diversi formati mediali in un ecosistema mediale digitale, dalla scrittura al teatro, dal cinema alle serie televisive, dalla fotografia ai social network. Con l’arrivo della primavera, il Disucom si apre alla città, incontrando autori che, con la loro competenza e testimonianza, operano con altissima qualità nel mondo della creatività umanistica".

L'incontro con Roberto Andò è il primo del nuovo ciclo di incontri – quest’anno dedicato a Vincenzo Del Gaudio, docente di Storia del Teatro prematuramente scomparso a dicembre – tra letteratura, cinema, teatro e fotografia e un omaggio alla creazione teatrale in tutte le sue forme. Già in programma per aprile, quello con l'artista e fotografo Antonio Biasiucci. Una proposta aperta, rivolta, in particolar modo, agli animatori culturali, ai docenti e agli studenti in un presente digitale che trova, nel Meridione d’Italia, territorio identitario e culturale di riferimento e di ispirazione.

Mentore letterario di Andò, il conterraneo Leonardo Sciascia, che lo introdusse anche alle collaborazioni giornalistiche e alla rete delle collaborazioni cinematografiche come assistente di Francesco Rosi, che definisce il suo maestro, Federico Fellini ("E la nave va"), Michael Cimino ("Il Siciliano"), Francis Ford Coppola ("Il Padrino – Parte III"). Nel 1986, l'esordio come regista teatrale, con uno spettacolo tratto da un testo inedito di Italo Calvino, "La foresta-radice-labirinto". Nel 1995, alla Mostra del Cinema di Venezia il suo primo lungometraggio, "Diario senza date".

Con "Il Manoscritto del Principe" nel 1999 continua il focus sugli scrittori siciliani nel racconto della vita di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, aggiudicandosi il Nastro d'Argento come migliore produzione, il Premio Fellini e il Premio Leone per la regia e la candidatura come miglior regista ai David di Donatello. La sua attività come regista cinematografico si alterna alle regie teatrali alcune in sodalizio con Moni Ovadia e di opera lirica. Torna dietro la cinepresa con "Sotto falso nome" (2004), noir ancora improntato al tema della scrittura e della creazione letteraria.

E poi "Viaggio Segreto" (2006), tratto dal romanzo "Ricostruzioni" di Josephine Hart. Del 2008 è il romanzo-saggio "Diario senza date", dedicato alla sua Palermo. Continua l'attività letteraria nel 2012 con "Il trono vuoto", con cui vince il Premio Campiello come migliore opera prima e da cui trae il film "Viva la libertà" (2013), con cui fa suoi David di Donatello, Nastro d’Argento e Globo d’Oro. Nel 2014 diviene direttore della sezione documentaria del Centro Sperimentale di Cinematografia. "Una storia senza nome" (2018) gli vale il Premio Flaiano 2019.

Nel 2022 dirige la miniserie televisiva "Solo per passione. Letizia Battaglia fotografa", dedicata alla figura della fotografa palermitana e scrive e dirige il film con protagonisti Toni Servillo e Ficarra e Picone "La Stranezza", che racconta la genesi del dramma "Sei personaggi in cerca d’autore". Ambientato negli anni '20, il film in costume rappresenta una commedia dai caratteri ironici, nella quale il protagonista, Luigi Pirandello, un giorno si imbatte in una coppia di teatranti dilettanti impegnati nella realizzazione di uno spettacolo.

Sarà possibile seguire la Lectio Magistralis anche in streaming a questo link.