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A "Narrazioni" si parla di letteratura sudamericana con Mario Mendoza

giovedì 23 febbraio 2023

Interessante appuntamento per "Narrazioni: storie, racconti, scritture", il format di libri e cultura lanciato dal Comune di Castiglione del Lago in collaborazione con la Libreria "Libri Parlanti Books & Coffee" e la Biblioteca Comunale. Sabato 25 febbraio, alle 17 a Palazzo Della Corgna, si parlerà di letteratura sudamericana con lo scrittore colombiano Mario Mendoza che presenta in anteprima, collegato in streaming, il suo nuovo “La città estrema” edito da “Marotta e Cafiero” di Scampia.

L’appuntamento sarà anche l’occasione per parlare di letteratura latino-americana con Giovanni Dozzini, scrittore e anima organizzativa di Encuentro, festival di letterature in lingua spagnola.
Non a caso la casa editrice Marotta e Cafiero ha scelto “La città estrema” per avviare la nuova collana, “Le zanzare”, dedicata alla figura di Mario Paciolla il giornalista, attivista e volontario italiano, assassinato durante l'esercizio delle sue funzioni di osservatore ONU dell’accordo tra governo colombiano e Farc: sabato a Palazzo della Corgna saranno presenti i genitori di Mario per sostenere la ricerca della giustizia sul caso che ha coinvolto il loro figlio.

Laureato in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” nel 2014, Mario Paciolla si trasferisce in Colombia nel 2016 e per due anni opera come volontario nella Peace Brigades International, organizzazione non governativa internazionale a tutela dei diritti umani. Nel 2018 inizia la collaborazione con le Nazioni Unite come osservatore per la verifica del corretto svolgimento degli accordi di pace tra il Governo e le Forze Armate Rivoluzionariedella Colombia. Il 15 luglio 2020 viene trovato senza vita nella sua casa di San Vicente del Caguán. Sin dall’inizio la causa della morte di Mario Paciolla è risultata essere poco chiara. Ritrovato impiccato con un lenzuolo, il decesso è stato inizialmente classificato come suicidio. A seguito di una mobilitazione generale e di nuovi elementi, le autorità colombiane iniziano le indagini su quattro poliziotti, accusati di aver consentito a funzionari delle Nazioni Unite di prelevare oggetti personali della vittima. Anche la procura di Roma apre un fascicolo per chiarire la causa della morte del giovane attivista napoletano.

Il caso Paciolla viene seguito dal legale Alessandra Ballerini, stesso avvocato dell'omicidio di Giulio Regeni. Il 19 ottobre 2022 la procura di Roma chiede l'archiviazione del caso confermando il suicidio. Il presidente della Colombia, Iván Duque, aveva nominato Guillermo Botero suo ministro della Difesa quando si verificarono questi eventi. La missione di verifica delle Nazioni Unite, a cui Paciolla apparteneva come semplice volontario, ha contribuito, al pari di altre istituzioni presenti sul territorio, a denunciare irregolarità nelle operazioni militari dirette da Botero, legate alla morte di minori in un bombardamento diretto a presunti dissidenti delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia nel dipartimento di Caquetá.

A "Narrazioni" si confronteranno due realtà diverse, ma profondamente affascinanti quali Bogotà e Napoli, attraverso le parole di Giustina Orientale Caputo, docente di Sociologia del Lavoro all’Università Federico II di Napoli. «L’iniziativa apparentemente complessa – spiega Monica Fanicchi di Libri Parlanti – racchiude in sé la semplice volontà di raccontare, attraverso un romanzo le complicate realtà di città estreme, ma che con la loro bellezza, anch’essa estrema, non lasciano indifferenti». L’evento è organizzato grazie all’intervento di Claudia Stella Rodriguez, colombiana di nascita e portavoce della FASOL(Fondo di solidarietà per i giudici colombiani).

“La città estrema” parla di cinque ragazzi negli abissi di Bogotà. Cinque personaggi con cui nessuno vuole scherzare. Cinque vite urbane, cinque zombi, cinque uomini abbandonati alla loro follia e disperazione. Un cocktail esplosivo di bohémien latini e letteratura. Mario Mendoza ci offre un lasciapassare per le zone proibite di Bogotà, con il suo stile corrosivo e bellicoso ci spinge nelle viscere della “città estrema”. «Preparatevi a un viaggio negli abissi colombiani, lasciatevi trasportare dalla scrittura furiosa di Mendoza. Affrettatevi a leggere un nuovo genere letterario definito da molti “realismo sporco”, immergetevi nella letteratura barbara di Mario Mendoza Zambrano. Si rimpiange qualsiasi cosa, tranne il non essere stato un codardo».

Mario Mendoza Zambrano è nato nel 1964 a Bogotà e ha studiato al Colegio Refous e alla “Pontificia Universidad Javeriana” di Bogotá, dove ha conseguito un Master in Letteratura Latino-americana. Successivamente è stato professore di letteratura presso la stessa università in cui ha studiato. A Toledo ha frequentato corsi di letteratura ispano-americana, mentre in Israele ha vissuto a Hof Ashkelon. Fu dopo questo viaggio, al ritorno a casa, che il suo lavoro iniziò ad essere pubblicato su riviste e giornali colombiani. Durante l’autunno del 1997, ha lavorato alla James Madison University in Virginia, USA. Grazie al suo romanzo Satanás, Mendoza ha vinto il Seix Barral Premio Biblioteca Breve nel 2002. Oggi è uno dei più famosi scrittori latino-americani.

L'ingresso è gratuito.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
075.9658260