Proceno e Torre Alfina, due castelli a guardia delle terre di confine e della Via Francigena

Due fortificazioni medievali, realizzate a protezione di un territorio di confine attraversato dalla Via Francigena, considerato il più importante percorso per i collegamenti tra il Nord Europa e Roma. Sono, rispettivamente, il Castello Cecchini Bisoni di Proceno e il Castello di Torre Alfina, oggetto di un comune itinerario reso ancora più suggestivo dalle temperature invernali. Invita a percorrerlo domenica 19 febbraio, Anna Rita Properzi, guida turistica abilitata dalla Regione Lazio e guida ambientale escursionistica regolarmente iscritta nel Registro Italiano dell'AIGAE – Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche con polizza assicurativa RCT attiva.
L'appuntamento è per le 9.30 di fronte al Castello Cecchini Bisoni – proprio alle spalle, il comodo parcheggio di Via Porta Fiorentina – che domina sul piccolo borgo di Proceno, il cui fiabesco profilo affacciato sulla Valle del Paglia incanta sin da lontano. È questa una delle dimore storiche della Tuscia Viterbese meglio conservate, un vero e proprio gioiello di architettura difensiva medievale, mantenuto con grande amore dai proprietari, Cecilia e Giovanni, che attenderanno gli ospiti per un caffè e per accompagnarli nella visita della loro residenza, raro esempio di rocca con torre, mura di cinta e uno dei 19 ponti levatoi ancora funzionanti in Italia.
Intorno alle 11 ci si sposterà con le proprie auto – da lasciare in sosta in Via Gaetano Donizetti – per raggiungere uno de "I Borghi più belli d'Italia", dove svetta il Castello di Torre Alfina. Ai suoi piedi, il Bosco Monumentale del Sasseto. La posizione strategica a guardia di vie di comunicazione ne indica la funzione difensiva in un sistema facente capo a Orvieto. La storia del castello e del borgo sorto nei secoli intorno alla primitiva torre di guardia è intrecciata a quella della famiglia di Sforza Monaldeschi della Cervara, uomo d'armi al quale si deve l’iniziativa di trasformare l’antica struttura fortificata in elegante residenza di campagna, sul modello rinascimentale.
La nobile famiglia ne conserverà la proprietà fino alla metà del XVII secolo quando, per via ereditaria, passerà ai Bourbon del Monte che, a intorno al 1880, la venderanno ad un'altra famiglia, di origine belga, quella di banchiere e costruttori, i Cahen d'Anversa, e in particolare al Marchese Edoardo che affidandosi all'architetto Giuseppe Partini attuerà una radicale trasformazione in stile neogotico, secondo la moda del tempo. Il termine della visita – costo 10 euro, gratuito fino ai 12 anni, al quale si aggiunge la quota di 10 euro che comprende l'ingresso ai due castelli – è previsto intorno alle 13. In tempo per un pranzo tipico in uno dei ristoranti o agriturismi della zona.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni (necessarie):
333.4912669 (anche WhatsApp) – annaritaproperzi@gmail.com
https://annaritaproperzi.it/prenota-la-passeggiata/
https://t.me/lepasseggiatediannarita

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