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Daniele Mencarelli presenta il nuovo romanzo "Fame d'aria"

mercoledì 8 febbraio 2023

"Tutto chiede salvezza" – il romanzo vincitore del Premio Strega Giovani 2020, presentato ad Orvieto a maggio 2021 in occasione del Festival Internazionale d'Arte e Fede – ha conosciuto una nuova, meritatissima, popolarità grazie alla serie tv rilasciata su Netflix a ottobre 2022. "Sempre tornare", pubblicato giusto un anno prima, ha concluso un'ideale – e neanche troppo – trilogia biografica aperta da "La casa degli sguardi" che impone Daniele Mencarelli come una delle voci letterarie più interessanti nel panorama editoriale italiano.

A metà gennaio, ancora una volta per Mondadori, il poeta e narratore romano – classe 1974 – ha fatto arrivare sugli scaffali fisici e virtuali "Fame d'aria", 180 pagine in cui fa i conti con uno dei sentimenti più intensi come l’amore genitoriale. E lo fa portando i valori per mano dentro quel sottilissimo solco in cui convivono, da sempre, tragedia e rinascita. Sarà lui stesso a parlarne venerdì 10 febbraio alle 17.30, ospite della Libreria Borri Books di Viterbo, al civico 2 di Piazza della Repubblica, partendo dal protagonista Pietro Borzacchi, in viaggio con il figlio Jacopo.

Tra colline di pietra bianca, tornanti e paesi arroccati. Quando, d’un tratto, la frizione della sua vecchia Golf lo abbandona, di venerdì pomeriggio, in mezzo al nulla. Padre e figlio incontreranno Oliviero, meccanico alla guida del suo carro attrezzi che accetterà di scortarli fino al paese più vicino, Sant’Anna del Sannio. Quando Jacopo scenderà dall’auto sarà evidente che qualcosa in lui non va: lo sguardo vuoto, il passo dondolante, la mano sinistra che continua a sfregare la gamba dei pantaloni, avanti e indietro.

In attesa che Oliviero ripari l’auto, padre e figlio troveranno ospitalità da Agata, proprietaria di un bar che una volta era anche pensione, è proprio in una delle vecchie stanze che si sistemano. In quel paese popolato da poche centinaia di anime, il tempo sembra essersi fermato, senza futuro apparente, come tanti piccoli centri della provincia italiana. Ad aiutare Agata nel bar, Gaia, il cui sorriso è perfetta sintesi del suo nome. Sarà proprio lei, ad infrangere con la sua spontaneità ogni apparenza. Perché Pietro è un uomo che vive all’inferno.

"I genitori dei figli sani non sanno niente, non sanno che la normalità è una lotteria, e la malattia di un figlio, tanto più se hai un solo reddito, diventa una maledizione". Ma la povertà non è la cosa peggiore. Pietro, infatti, lotta ogni giorno contro un nemico che si porta all’altezza del cuore. Il disamore. Per tutto. Un disamore che sfocia spesso in una rabbia nera, cieca. Il dolore di Pietro, però, si troverà di fronte qualcosa di nuovo e inaspettato. Agata, Gaia e Oliviero sono l’umanità che ancora resiste, fatta il più delle volte di un eroismo semplice quanto inconsapevole.