"Via Romea Germanica. La dimensione europea ed il percorso di Signorelli da Cortona a Orvieto"

L'Istituto Storico Artistico Orvietano, in stretta collaborazione con l’Associazione "Ettore Majorana", ha organizzato per venerdì 27 gennaio alle 17.30 nell'Auditorium "Gioacchino Messina" di Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, una conferenza di Claudio Bizzarri dal titolo "Via Romea Germanica. La dimensione europea ed il percorso di Signorelli da Cortona a Orvieto".
La conferenza fa parte di una serie di incontri pensati dall'Isao in occasione del quinto centenario dalla morte di Luca Signorelli (1523-2023). Ne sono previsti altri due, venerdì 10 febbraio ("Il Rinascimento in Tuscia e la figura del Pastura", a cura della dottoressa Luisa Caporossi) e venerdì 10 marzo, quando su Signorelli e il Perugino, due pilastri del Rinascimento, parlerà lo storico dell'arte Claudio Strinati.
"La Via Germanica, o Teutonica - spiega l'architetto Raffaele Davanzo, presidente dell'Isao - era un itinerario seguito dai pellegrini tedeschi, cechi, polacchi e ungheresi che si recavano a Roma; detta anche via di Alemagna, utilizzava principalmente i passi del Brennero e del Tarvisio, e raggiungeva la Pianura Padana passando nel primo caso da Verona e nel secondo da Venezia, per poi superare la dorsale appenninica preferibilmente per l’Alpe di Serra e la vallata casentinese. In modo da arrivare poi ad Arezzo, proseguendo per Cortona, il lago Trasimeno e Orvieto, per raggiungere Montefiascone dove si raccordava alla Via Francigena per arrivare così fino a Roma.
Questo itinerario, analogamente alla via di Sigerico da Canterbury a Roma del 990, cioè quella che oggi chiamiamo Via Francigena, è documentato in una guida tedesca del XIII secolo e viene descritto dall’autore, l’abate Albert di Stade, presso Amburgo, come la Melior Viaper Roma. Nei suoi Annales stadenses imposta la guida per il pellegrino come un racconto fittizio del viaggio a Roma di due frati, Tirri e Firri.
Interessante è notare come il passo appenninico descritto da Alberto è il passo dell’Alpe di Serra, da Bagno di Romagna a Bibbiena, che è consigliato anche da Matthew Paris nella sua mappa della via da Londra a Gerusalemme (1250), riportato nella locandina dell’evento. Le due vie romee, Germanica e Francigena, rappresentano uno dei momenti fondanti dell’Europa moderna, dal momento che vanno considerati come itinerari culturali nel senso pieno del termine, essendo costellati di pievi, ospizi, abbazie, ecc. Il tratto che più interessa in questa occasione è il percorso da Cortona ad Orvieto, che il dottor Claudio Bizzarri, archeologo, descriverà sia dal punto di vista del paesaggio, ma anche delle emergenze archeologiche, storiche ed artistiche".
