eventi

Francesco Montanari apre la nuova Stagione con "Play House"

sabato 14 gennaio 2023
di Davide Pompei

Simon e Katrina, un uomo e una donna. L’amore, la noia, la famiglia, il sesso, i battibecchi, il rancore. In tredici quadri esplorano piccoli momenti di quotidianità. Affondano la lama nel loro rapporto. Costruiscono e distruggono la relazione. Il mondo, fuori, è solo un’eco e, quando penetra nel loro appartamento, eccita e destabilizza. Ma chi sono veramente? Quale ruolo interpretano? Si sono veramente mai conosciuti?

Allo spettatore di "Play House", nato dalla penna di Martin Crimp e portato in scena sabato 14 gennaio alle 21 al Teatro degli Avvaloranti di Città della Pieve da Francesco Montanari, le risposte, oltre alla costante sensazione di spiare dal buco della serratura nella stanza, asettica, in cui si consuma la vita. Drammaticamente esilarante, disperatamente sola. Incredibilmente piccoli, ma straordinariamente complessi, i personaggi costruiti in poche parole e gesti.

Disfunzionali, incoerenti, confusi, egocentrici come molte coppie contemporanee. "In questa visione registica i personaggi si fondono in un’unica interpretazione, si accavallano, sorprendendosi a vicenda delle scelte dell’altro. Ne rimane un forte senso di solitudine, un’incomunicabilità di fondo, una difficoltà nell’affrontare la crescita e la maturità e – alla fine – la paternità/maternità. Cosa c’è al centro di una relazione quando tutto si sgretola?

Cosa tiene legate le persone? Il rituale della coppia si ripete all’infinito e la sottile linea tra finzione e realtà, verità e interpretazione si confonde. Il gioco diventa sempre più meccanico in una Play House da cui, alla fine, nessuno esce vincitore. Almeno questo vorrebbe farci credere la consuetudine, ma forse per cambiare il destino basterebbe lo sforzo di direzionare lo sguardo verso l’altro e trovare in quegli occhi la credenza di poter essere felici insieme per davvero. Chissà...".

A suggerirlo è l'attore romano – il "Libanese" della serie tv "Romanzo Criminale" – che, insieme al regista e drammaturgo Davide Sacco si occupa della direzione artistica del Teatro Manini di Narni e che ad Orvieto ha fatto il pieno di applausi con l'irriverente monologo "Perché leggere i classici", confrontandosi con gli spunti offerti dall'omonimo testo di Italo Calvino, per poi vestire i panni del procuratore calcistico Corso Manni nella fiction di Sky Atlantic "Il Grande Gioco".

A lui il compito di alzare il sipario sulla Stagione curata da Fontemaggiore Centro di Produzione Teatrale che fino al mese di maggio propone sette titoli. Prima in assoluto di quest’opera, nonché prima sua regia. I biglietti hanno un costo di 15 euro, ridotto a 12 per under 26 e over 60. La Biglietteria del Teatro in Via Pò di Mezzo – telefono 0578.298939 – è aperta solo il giorno dello spettacolo, a partire dalle 19.30.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
075.5286651 – 075.5289555 (dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13)
353.4275107 (WhatsApp) – info@fontemaggiore.it 

 

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.