"I Giardini Sottocosta. Una rotta blu per itinerari verdi" tracciata da Nicoletta Campanella

"Non sarà il canto delle sirene ad addormentarci il cuore, ma le voci del genius loci a risvegliare il nostro amore". È una nuova mappa di bordo quella che guida alla visita dei giardini fronte mare che costeggiano l'intera Penisola a riportare nel capoluogo della Tuscia Nicoletta Campanella. L'occasione è la presentazione pubblica e ad ingresso libero – venerdì 2 dicembre, alle 17, allo Spazio Pensilina di Viterbo, in Piazza Martiri d’Ungheria, insieme a Maria Luigina Paoli de "Il Giardino Segreto Garden Tours" di PromoTuscia – del monumentale "I Giardini Sottocosta. Un rotta blu per itinerari verdi" nella Collana "Le Guide di Nicla", targata Nicla Edizioni.
Con lo stile di sempre e la godibile veste grafica, in 460 pagine arricchite da 800 immagini si intrecciano storie di luoghi e persone del passato, botanica, arte e costume con gustose curiosità. Da Alassio a Mondello, da Venezia a Lecce, da Viareggio a Positano e, ancora, da Capri e da Ischia alla Costa Smeralda, da Sabaudia a Santa Marinella e dall'Isola d'Elba a Capalbio l’autrice ha saputo unire il verde al blu del mare per narrare il grande patrimonio naturalistico che punteggia le coste italiane e qui rappresentato da oltre 70 giardini. Ciascuno di questi descritto nelle sue caratteristiche e specificità, illustrato da immagini e corredato delle informazioni utili per accedervi.
Tutti i siti sono visitabili e raggiungibili via mare seguendo la linea di rotta consigliata, con l’approdo ai porti di prossimità che sono indicati. L'inedito genere editoriale è ispirato alla community dell’Horticultural System italiano, l’affascinante mondo che ruota intorno ai giardini storici, al gardening e alla girandola dei coloratissimi flower show. Perché gli italiani, è noto, amano profondamente il mare nostrum, sono navigatori e, durante la bella stagione, le coste sono solcate dalle più varie imbarcazioni. Esiste, insomma, un turismo che guarda il paesaggio e lo osserva dal mare. Ed è proprio a loro che la scrittrice ha voluto dedicare il suo itinerario.
"Alla scoperta dei più interessanti tesori botanici affacciati sul mare". E di una lettura lenta per ripercorrere le origini e l’invenzione della villeggiatura italiana. Focus della presentazione viterbese saranno, ovviamente, i giardini sottocosta presenti nel Lazio – alcuni di notevole rilevanza storica ed altri, inediti, curati da appassionate giardiniere – con una squisita selezione di giardini e i loro suggestivi approdi. Da Santa Marinella a Nettuno, dall’Area Pontina a Gaeta. Il viaggio prosegue poi dal Ponente Ligure alla piccola Vienna sul mare passando per le Cinque Terre, l’Argentario, la Maremma, le Costiere, il Salento, il Conero e il Delta del Po, senza tralasciare le isole.
Studiosa del costume e della moda ispirata al floreale, da esperta gardenteller Nicoletta Campanella è un'inesauribile fonte di storie e di curiosità botaniche. Qui legate ai "sottocosta" che, ancora di più che quelli dell’entroterra, sono giardini di grandi passioni per la terra e per il mare. Storici e di tradizione. Sono quelli delle grandi famiglie italiane e dei grandi architetti, come i Busiri Vici al Circeo e in Sardegna. Quelli creati dagli inglesi nei villaggi dei pescatori in Liguria e quelli realizzati in Sicilia tra i resti archeologici della civiltà greco-romana. I Giardini Panteschi, a Pantelleria, che raccontano cosa l’uomo ha inventato per salvaguardare la natura.
E i giardini dei castelli, dove si può anche soggiornare per una notte fuori bordo, e quelli a pelo d’acqua, dove andare a sfiorare le alghe. Sono i giardini di delizia con i pavoni, gli asini e gli aironi, quelli ai piedi dell’Etna, quelli delle masserie e degli agrumi, delle erbe medicinali e quelli sorti sui campi agricoli tra vitigni e uliveti. Sono gli scrigni segreti di Venezia e gli orti botanici, che stanno vivendo un grande recupero. Qualcuno è scaturito dalla generosità della natura, come lo Scoglio dell’Ulivo. Qualche altro dall’interesse di collezionisti come il Giardino dell’Ottone. La navigazione in prossimità della costa apre a una nuova consapevolezza degli elementi.
