"Perché leggere i classici", al Mancinelli Francesco Montanari si confronta con Italo Calvino

Per la sua forza comunicativa e il messaggio incredibilmente attuale, la raccolta di saggi di Italo Calvino, "Perché leggere i classici", pubblicata postuma da Mondadori nel 1991, viene riproposta con successo in teatro dall'attore Francesco Montanari che si confronta con la celebre opera di uno dei narratori ed intellettuali più lucidi del secondo Novecento confrontatosi, a sua volta, con quei libri che "non hanno mai finito di dire quello che hanno da dire".
Diretto dal regista e drammaturgo Davide Sacco – insieme si occupano della direzione artistica del Teatro Manini di Narni – il "Libanese" della serie tv "Romanzo Criminale" che vestirà i panni del procuratore calcistico Corso Manni nella fiction "Il Grande Gioco", al debutto venerdì 18 novembre alle 21.15 su Sky Atlantic – sarà ad Orvieto venerdì 11 novembre alle 21 per dare vita al terzo appuntamento del cartellone "Sipario!", la Stagione di Prosa firmata da Pino Strabioli.
Per fare sue le parole e il pathos narrativo ed entrare così nel ricordo di un uomo e di un'epoca ancora vivi – come i grandi classici, appunto – dividerà il palco con Riccardo Sinibaldi, compiendo un viaggio che dimostrerà che "la cultura non è mai antica, perché porterà sempre con sé il suo messaggio universale". A chiuderlo, lo storico discorso tenuto da Umberto Eco all’Università degli Studi di Bologna sull’importanza di leggere i classici.
Un format interattivo, in cui il pubblico verrà coinvolto nella riflessione attraverso divertenti momenti di intrattenimento, con l’ingresso dell’attualità – il testo originale dialogherà con la voce del software Siri che funge da assistente virtuale – e con la leggerezza, l'eleganza e l'intensità dell’opera calviniana. Parole, immagini e ricordi. E ancora allegorie e metafore per definire classico qualcosa che riesce a liberarsi dalle definizioni e richiama al proprio ruola scuola e istituzioni.
"Centrale – suggerisce il regista – è sicuramente la parola, rarefatta, magica, in un clima di stupore e di emozione che è lo stesso delle prime letture dei classici. Lo spettatore che vorrà ascoltare non dovrà fare altro che lasciarsi trasportare: nel viaggio della memoria di Italo Calvino incontrerà ricordi e aspettative, riflessioni e provocazioni, e, come di fronte alla lettura di un classico, potrà innamorarsi per sempre o indignarsi, ma mai restare indifferente".
Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
331.2309061 – teatromancinelli@comune.orvieto.tr.it

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