eventi

"Buon Compleanno Pinocchio". Le iniziative per i cinquant'anni dello sceneggiato tv

venerdì 12 agosto 2022

"C’era una volta… – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno". Questo uno degli incipit più famosi della letteratura. Il resto è storia, quella moraleggiante del burattino che diventa bambino nata dalla penna di Carlo Collodi e pubblicata per la prima volta a Firenze nel febbraio 1883. Tra le innumerevoli trasposizioni televisive e cinematografiche che ha conosciuto, quest'anno compie cinquant'anni lo sceneggiato "Le Avventure di Pinocchio" di Luigi Comencini andato in onda sul "Programma Nazionale" ad aprile 1972.

Cinque le puntate realizzate a colori nonostante all'epoca Mamma Rai trasmettesse ancora in bianco e nero. Sei nella versione più lunga adattata anche in francese e successivamente commercializzata. Furono girate prevalentemente nel Lazio, tra le province di Roma e Viterbo e, almeno per quanto riguarda la scena del circo in cui Pinocchio tramutato in asino finisce con il rompersi una zappa, in Umbria, al Teatro Sociale di Amelia. A dispetto dell'ambientazione tutta toscana, la parte del leone la fa Farnese, promossa a set fin dai primi fotogrammi.

Ed è in questo lembo di Tuscia, dove ha sede "Il Borgo di Pinocchio", che sabato 13 agosto alle 18 su iniziativa del Comune e di FarneSiamo, sarà festeggiato il mezzo secolo dalla messa in onda, alla presenza di Andrea Balestri, attore e cantante pisano che all'età di 9 anni prestò il proprio volto accanto a quello di Nino Manfredi, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Gina Lollobrigida e Vittorio De Sica. A "Buon Compleanno Pinocchio" – questo il titolo dell'iniziativa – parteciperanno l'Associazione ArchiVa con opere artistiche rievocative e il Teatro Null con lo spettacolo "Pinocchio...o il rifiuto di crescere".

"Cosa succede quando si affronta un esperimento attraversando un racconto molto noto? E cosa succede quando, analizzando il linguaggio, si aprono nuovi punti di vista che lo rendono più intricato e dirompente?". Questi gli interrogativi alla base della lettura drammatizzata con musica ed effetti speciali a cura di Tommaso Abbate tratta dalla popolare filastrocca di Gianni Rodari dedicata al popolare burattino. "La particolarità della nostra operazione – spiega Gianni Abbate, ideatore ed interprete insieme ad Ennio Cuccuini – sta nell’uso dei dialetti per i vari personaggi.

Siamo in due in scena, ma la gamma di timbri vocali e dialetti usati ci dà la possibilità di creare un racconto polifonico che racchiude tutto il mondo di Pinocchio. A una prima lettura d’infanzia, la storia appare come quella di un monello che dice bugie finendo in mille guai, fino ad arrivare a comprendere l’importanza di dire la verità e rispettare le regole. Il romanzo, tuttavia, per un pubblico più adulto, offre un’interpretazione anche più profonda. È sì la storia di un burattino che diventa bambino vero, ma è anche l’esito ultimo di una polarità insita in ognuno di noi.

Quella tra bene e male, saggezza e brivido, maturità ed incoscienza. La storia non finisce quando il burattino diventa bambino, ma quando si carica sulle spalle il padre Geppetto, rievocando la scena di Enea che fugge dall’incendio caricandosi il vecchio padre Anchise sulle spalle. Questa storia ha avuto una fama enorme, è stata tradotta in tutto il mondo, portata sul grande schermo e nei teatri. Come ha osservato Italo Calvino, Pinocchio è sempre stato letto un classico minore, mentre è necessario considerarlo uno tra i più grandi libri della letteratura italiana". Senza più bugie.

Per ulteriori informazioni:
347.1103270 – www.iportidellateverina.it