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"Dossier 5G. Inchiesta non autorizzata sulla rivoluzione tecnologica destinata a cambiare le nostre esistenze"

martedì 1 settembre 2020
"Dossier 5G. Inchiesta non autorizzata sulla rivoluzione tecnologica destinata a cambiare le nostre esistenze"

Venerdì 4 settembre, a Perugia, nella Sala Partecipazione di Palazzo Cesaroni, dalle 17 alle 19, il giornalista e scrittore Marco Pizzuti presenterà il suo libro "Dossier 5G. Inchiesta non autorizzata sulla rivoluzione tecnologica destinata a cambiare le nostre esistenze". L’evento è stato voluto e organizzato da Alleanza Italiana Stop5G - Umbria per offrire alla cittadinanza dei punti di vista meno frequentati dai media ufficiali relativamente all’innovazione tecnologica che vede il sistema 5G protagonista indiscusso.

"Il mainstream - affermano - spende quotidianamente copiose parole per esaltarne i vantaggi all’insegna dell’ipervelocità, dell’iperconfort, dell’iperconnessione in tutti i settori del vivere umano. Altrettanto copiose non sono, invece, le parole impiegate per far conoscere al cittadino comune, nella stragrande maggioranza dei casi incompetente in materia tecnologica, gli effetti dell’impatto sulla sua salute psico-fisica del 'brodo elettromagnetico' in cui è e sarà, suo malgrado, immerso in modo sempre più massiccio e invasivo. Non va dimenticato che il 5G non sostituirà i sistemi già in uso (2G-3G-4G-4G+-4GLTE-WiFI-WiMAX) ma si aggiungerà, “armonizzandosi”  ad essi.

Altrettanto copiose non sono anche le parole impiegate per fornire linee guida sull’uso sicuro e consapevole delle tecnologie (soprattutto se ad esserne coinvolti sono i minori e i soggetti a rischio come elettrosensibili e portatori di dispositivi elettromedicali quali pacemaker e defibrillatori,  tra quelli salvavita degni di maggiore attenzione),  per far luce sulle strategie geo-politiche, gli enormi interessi economici privati che sottendono ai piani pubblici di innovazione  e per sottolineare gli obiettivi  volti a mutare il profilo identitario più profondo dell’essere umano.

La finalità di questa conferenza è  di permettere a noi cittadini di confrontarci finalmente con un’ Informazione più ricca di punti di vista, il tipo di informazione  che tutti auspichiamo. Solo così potremo conoscere il prezzo da pagare per poter dare il consenso  informato e consapevole alla tecnologicizzazione della nostra esistenza, consenso che nessuno ha richiesto, come, invece, prevede la nostra Costituzione in materia di salute".