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"Dai vaccini agli anticorpi, la nuova frontiera dei virus". Incontro con Rino Rappuoli

venerdì 31 luglio 2020
"Dai vaccini agli anticorpi, la nuova frontiera dei virus". Incontro con Rino Rappuoli

"Dai vaccini agli anticorpi, la nuova frontiera dei virus". È il titolo dell'incontro che sabato 1° agosto alle 18.30 in Piazza della Repubblica porta a San Casciano dei Bagni in occasione della fortunata rassegna "La Terrazza" il microbiologo Rino Rappuoli, originario di Radicofani e considerato un vero fuoriclasse nella ricerca. Universalmente noto per le sue competenze sull’immunologia, attualmente è chief scientist e head of external R&D dell’azienda GSK vaccine ed ha annunciato un’alleanza con Sanofi, per arrivare in breve tempo alla realizzazione di un vaccino.

A dialogare con il cofondatore della microbiologia cellulare e pioniere dell’approccio genomico nello sviluppo dei vaccini, sarà il giornalista Pino Di Blasio. In questi giorni Rappuoli è stato chiamato anche come professore straordinario di Biologia Molecolare al Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia dell’Università degli Studi di Siena, dove si è laureato nel 1976 e dove già coordina l’attività di ricerca sugli anticorpi monoclonali terapeutici.

Nel suo curriculum di insegnante ci sono docenze alla Rockefeller University di New York e alla Harvard Medical School di Boston e, naturalmente, non si contano i riconoscimenti, tra i quali la Medaglia d’oro al merito della sanità pubblica già nel 2005. Tra maggiori risultati, la ricerca alla base di vaccini contro varie tipologie di influenza, meningite, pneumococco, menginococco e megingite B. Dall’acquisizione di Sclavo da parte di Chiron, passando per Novartis e Gsk, ha sempre guidato i settori ricerca e vaccini delle varie multinazionali.

"C’è grande attesa per questo incontro – osserva il sindaco di San Casciano dei Bagni, Agnese Carletti – che consente ad una piccola comunità di conoscere le potenzialità di una ricerca in grado di salvare vite umane, di evitare i rischi e i disagi legati a una pandemia. La dimostrazione che anche un piccolo centro può uscire dall’isolamento attraverso la cultura, il confronto, facendo crescere una comunità".