Sergio Stivaletti a "CineCastello" con "Rabbia Furiosa. Er Canaro"

"Questa è la storia di una vittima e di un carnefice. È la storia di un’amicizia ambigua. È la storia di una vendetta assurda e paranoica ma narra anche una vicenda di periferia dove vige la legge del più forte". Il regista Sergio Stivaletti porta così sul grande schermo "Rabbia Furiosa. Er Canaro", il suo terzo lungometraggio prodotto da Apocalypsis che lo distribuisce in collaborazione con Paradise Pictures e che, in chiave moderna, accende la cinepresa sull'omicidio del criminale e pugile dilettante Giancarlo Ricci, avvenuto nel 1988 per mano di Pietro De Negri, detto "er canaro de la Magliana".
Romano, classe 1957, per oltre trent'anni Stivaletti ha ideato e creato personaggi, creature e mostri per il cinema, la televisione e il teatro, collaborando con alcuni dei più grandi registi italiani come Dario Argento, Michele Soavi, Lamberto Bava, Roberto Benigni e Gabriele Salvatores. Da effettista, maestro in trucco - chi non ricorda la saga di "Fantaghirò"? - effetti speciali e visivi e suggestioni varie a sceneggiatore, il passo alla regia è stato breve. Del suo percorso di professionista e del film - nel cast, anche Romina Mondello - parlerà lui stesso sabato 23 giugno alle 21.30.
Cornice dell'incontro con il pubblico, ancora una volta, il Multisala Moderno di Bolsena dove continua il cammino verso la settima edizione della rassegna "CineCastello". Dopo "Lazzaro Felice" presentato dalla regista Alice Rohrwacher e "Respiri" che ha portato nella Città del Lago il regista Alfredo Fiorillo e gli interpreti Eva Grimaldi e Pino Calabresi, si prosegue dunque con la pellicola che, a distanza di trent'anni, racconta in maniera cruda un fatto realmente accaduto.
Portando i personaggi nel presente e con un pizzico di fantasy. La trama? Uscito di galera per un crimine che non ha mai commesso ma di cui ha scontato la pena per coprire il suo amico, Fabio (Riccardo De Filippis) tenta di ritornare alla normalità riaprendo la sua attività di toelettatura per cani. Claudio (Virgilio Olivari), l'amico in questione, un piccolo boss di quartiere, tra i tanti traffici illeciti si occupa anche di combattimenti fra cani e si rivolge proprio a Fabio ogni volta che i suoi animali rimangono feriti.
Claudio, però, è una persona ambigua, come ambiguo è anche il rapporto che li lega, fino a quando uno dei due decide di attuare la propria vendetta e lo fa in maniera violenta, molto violenta…

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