eventi

Dopo due anni riapre la Torre di Chia. "L'Anno dell'India" omaggia Pier Paolo Pasolini

giovedì 21 settembre 2017
di Davide Pompei
Dopo due anni riapre la Torre di Chia. "L'Anno dell'India" omaggia Pier Paolo Pasolini

La bellezza chiama bellezza. È così alle porte di Soriano nel Cimino, nel borgo di Chia che nel 1966 – dopo aver scoperto il fortilizio medioevale abbandonato nel cuore della Tuscia – faceva esprimere a Pier Paolo Pasolini il desiderio, realizzato solo nell'autunno del 1970, di acquistare e restaurare la torre dell'antico castello, incastonato nel "paesaggio più bello del mondo, dove l'Ariosto sarebbe impazzito di gioia nel vedersi ricreato con tanta innocenza di querce, colli, acque e botri".

Un eremo, sotto le cascate. Quella stessa torre, da lui scoperta nella primavera del 1966 girando le prime sequenze del film "Il Vangelo secondo Matteo" ed eletta a seconda dimora, ospitò spesso negli ultimi tre anni di vita quello che ad oggi è considerato uno tra i maggiori artisti e intellettuali del XX secolo. Nella casetta con grandi vetrate costruita ai suoi piedi, lavorò al romanzo rimasto incompiuto "Petrolio" e da qui spedì non poche delle sue "Lettere Luterane".

Inserita nel 2017 dalla Regione Lazio nell’elenco dei beni accreditati alla rete regionale delle dimore, ville, complessi architettonici e paesaggistici, parchi e giardini di valore storico-artistico, dopo due anni la Torre di Chia – situata al chilometro 15 della Strada Provinciale Ortana – domenica 24 settembre alle 17 riaprirà in via eccezionale grazie alla disponibilità di Graziella Chiarcossi attraverso ad un evento ricco di suggestioni che offre al pubblico la possibilità di essere accolto in luogo visitabile solo per l’occasione.

A farsene promotore, il Collettivo "Roccaltia Musica Teatro" che, in collaborazione con "Fanelli International Kathak Company", presenterà qui "L'Anno dell'India", evento diretto da Ilaria Passeri e dedicato alla cultura indiana, con letture a cura dell'attore Aldo Paco Milea tratte da "L’Odore dell’India", il diario del viaggio che Pier Paolo Pasolini intraprese nel 1961, in compagnia di Alberto Moravia ed Elsa Morante nel subcontinente indiano, osservando "i gesti e le movenze della gente, seguendo i colori dei paesaggi e soprattutto l'odore della vita".

A seguire, spettacolo di Kathak, la danza del Nord India tra le più antiche al mondo, e musica indiana "Pavitr Laya (Sacro Ritmo)". Ideazione e coreografia, Rosella Fanelli. "Shiva, il danzatore cosmico e Signore dello Yoga – anticipano gli organizzatori – danzerà al ritmo del Damru, compiendo il ciclo della vita-morte-vita, così come tramandato dalla tradizione dell’antica India, il cui suono, colore, odore ci accompagnerà in un viaggio estetico.

Artista Kathak, Rosella Fanelli. Artista Tabla (percussione indiana), Nihar Mehta (Tabla – percussione indiana). Danzatrici Kathak: Valeria Vespaziani, Beatriz Ceccarini. Il suono della percussione magistralmente gestito da Nihar Mehta, artista indiano di calibro Internazionale, ci porterà nel ritmo tonante tipico della 'Benares Gharana', la cui intensità, velocità dal lento all’accelerato, darà spazio ad una speciale comunicazione tra il percussionista e la danzatrice Kathak, che risponderà attraverso il battito dei piedi avvolti da centinaia campanelli".

La serata si concluderà con una degustazioni di prodotti biologici locali a cura di "Donne Contadine". Pronto il piano B, in caso di maltempo, con il trasferimento dell'evento a Bomarzo, nelle sale di Palazzo Orsini, formato da varie costruzioni, risalenti al periodo che va dal 1525 al 1583, e con la sua struttura articolata domina il paese. All'interno, assieme alla sede del municipio, spicca il salone affrescato da pittori della scuola di Pietro da Cortona.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni obbligatorie:
328.8264142 - www.spaziocorsaro.it

Foto in apertura di Fabio Mellini