economia

"Degustare il Made in Italy, l'importanza della formazione nell'accoglienza e nell'ospitalità"

martedì 10 ottobre 2023

Quali sono le esigenze del mondo dell’enogastronomia e dell’accoglienza turistica di qualità? Quali sono le opportunità e le prospettive per i giovani che vogliono intraprendere un percorso professionale in questi mondi? Quale è oggi l’attenzione del Governo e delle istituzioni? Quale è la risposta che può dare una scuola di alta formazione come Intrecci? Tanti gli spunti emersi nel corso dell'inaugurazione dell’Anno Accademico 2023-2024 di "Intrecci", Scuola di Alta Formazione per la Sala e l’Accoglienza, svoltasi a Castiglione in Teverina, lunedì 9 ottobre, presso il campus fondato da Dominga, Marta e Enrica Cotarella.   

Alla presenza del Consigliere del Lazio Daniele Sabatini, dell'onorevole Mauro Rotelli, presidente della VIII Commissione della Camera del Deputati e dei sindaci del territorio, gli assessori all’Agricoltura della Regione Lazio Giancarlo Righini e della Regione Umbria Roberto Morroni, il capo di Gabinetto del Ministero del lavoro, Mauro Nori e il commissario straordinario dell’Arsial, Massimiliano Raffa hanno sottolineato la rinnovata attenzione delle istituzioni verso settori per troppo tempo ritenuti secondari. Una centralità che Silvio Moretti, responsabile dell’Area Relazioni Industriali di Fipe e Danila Milioni, responsabile di Fipe Confcommercio Lazio Nord hanno rimarcato in modo inequivoco.

Molto significative le testimonianze di Alessandro Pipero, patron del Ristorante Pipero, Matteo Zappile, Restaurant Manager del Ristorante il Pagliaccio, Mariella Caputo, Vice Presidente di Ambasciatori del Gusto e Paolo Marchi, fondatore e amministratore di Identità Golose: un osservatorio privilegiato su quello che accade in una sala, nel difficile e bellissimo rapporto fra la cucina e i clienti e sulle esigenze di un mondo sempre più importante. Il Made in Italy di qualità è oggetto di un grande cambiamento e di un forte sviluppo. Ed è sempre più forte l’esigenza di personale qualificato in grado di gestire i diversi aspetti dell’ospitalità. Una sfida che coinvolge tutti: le scuole, le istituzioni, le imprese, le associazioni di rappresentanza, i produttori di materie prime.

Marta Cotarella, fondatrice e direttrice dell’Accademia, insieme a Chiara Riccardi, hanno  raccontato la risposta di Intrecci: sei mesi di formazione intensiva, residenziale, ricchissima di esperienze sul campo e 6 mesi di stage nei più importanti ristoranti ed hotel nazionali e internazionali: un Intreccio di “Sapere”, “Saper fare” e “Saper essere” che permette ai ragazzi di lavorare molto sulle competenze tecniche e su quelle comportamentali, sempre più importanti in tutti i mestieri ma indispensabili nelle professioni dove la qualità della relazione fa la differenza. Non potevano mancare le toccanti testimonianze degli ex studenti di Intrecci che hanno raccontato la loro esperienza nel mondo della ristorazione di qualità.

Tanti i giovani presenti insieme ai loro insegnanti e ai dirigenti scolastici di numerosi Istituti Alberghieri provenienti da tutta Italia: Orvieto, Fabro, Fiuggi, Firenze, Assisi, Anzio, Treviso e Roma. E molto partecipata la tavola rotonda finale con i rappresentanti di alcune delle imprese e delle organizzazioni partner dell’Accademia: Paolo Melone, senior director Coordinamento Marketing e Business Development Imprese Intesa Sanpaolo, Matteo Biagini, marketing manager di Bonifiche Ferraresi, Mario Rossi, direttore di Coldiretti Umbria, Alessandro Piccioni, marketing manager di Farchioni, Olga Urbani presidente di Urbani Tartufi, Elena Zottig, communication manager in Illycaffè, Manuel Lombardi, titolare de Le Campestre e Arianna Guerrini in rappresentanza di Ginori 1735. Un confronto che ha confermato il grande interesse del mondo imprenditoriale nel voler sostenere la formazione di qualità che l’Accademia Intrecci si è posta come obiettivo imprescindibile.

Al termine dell’incontro, lo chef Andrea Astolfi del Convivial Tuscania ha allietato gli ospiti nel ristorante didattico di Intrecci, con un menù a base di prodotti del territorio e materie prime di qualità e il servizio curato, per l’appunto, dai 25 studenti di Intrecci 7.0 che termineranno il loro percorso nel 2024. Una mattinata particolarmente intensa, moderata da Ruggero Parrotto, Direttore della Fondazione Cotarella e terminata con i saluti finali di Riccardo, Dominga e Marta Cotarella.