Git Service, interrotto lo sciopero. Accordo tra azienda e Fillea Cgil, arrivano gli stipendi

Immediato saldo della mensilità di febbraio 2023 e impegno, messo nero su bianco, al pagamento degli emolumenti entro e non oltre il 20 di ogni mese, con decorrenza giaÌ€ dal mese di marzo 2023. È il risultato ottenuto grazie alla mobilitazione e allo sciopero dai lavoratori della Git Service di Attigliano, insieme al loro sindacato, la Fillea Cgil.
Giovedì 30 marzo, proprio la Fillea Cgil, rappresentata dal segretario regionale Cristiano Costanzi, affiancato dal rappresentante designato dai lavoratori Matteo Bracco, ha raggiunto un accordo con la proprietà dell’azienda, rappresentata dall’architetto Rosetta Fiaschi e da Paolo Semeraro.
"È stato un confronto acceso e serrato - afferma in una nota Cristiano Costanzi - ma dai toni franchi, nel quale come Fillea Cgil abbiamo stigmatizzato la condotta aziendale e rimarcato la necessitaÌ€ di una maggior puntualitaÌ€ nel pagamento delle retribuzioni e di innalzare la qualità delle relazioni sindacali. Dal canto suo - prosegue Costanzi - la proprietaÌ€ ha sottolineato come l’innegabile e forte aumento dei costi di approvvigionamento energetico, abbia avuto pesanti ripercussioni in aziende energivore come la stessa Git Service”.
A fronte del risultato ottenuto e degli impegni assunti dall’azienda, i lavoratori, pur mantenendo alta l’attenzione sul futuro, hanno interrotto con effetto immediato lo sciopero in atto e ripreso la normale attivitaÌ€ giaÌ€ dalla mattina di venerdì 31 marzo.
"L’epilogo di questa vicenda dimostra come la capacitaÌ€ dei lavoratori di lottare uniti, supportata dal lavoro di una rappresentanza sindacale dall’approccio fermo ma corretto, non puoÌ€ che portare a risultati positivi per tutti gli interessi in campo - conclude Costanzi - Ma la stessa vicenda rappresenta anche un esempio emblematico delle difficoltaÌ€ che oggi le piccole-medie imprese incontrano rispetto ai costi di gestione, pur in presenza d’importanti volumi di lavoro, a causa di una evidente assenza di politiche industriali e supporto all’occupazione”.

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