economia

Sciopero delle farmacie pubbliche in Umbria, per i sindacati risultato storico

mercoledì 18 maggio 2022

Alta adesione, mercoledì 18 maggio, all'annunciato sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori delle farmacie pubbliche in Umbria. "Un risultato storico - evidenziano i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil - sia per l’astensione massiccia dal lavoro (con punte del 100% in Afas a Perugia) che per la partecipazione ai presidi organizzati dai sindacati sotto i Comuni di Perugia e Terni".

"Il messaggio che abbiamo mandato oggi è forte e chiaro - spiegano i sindacati - e siamo sicuri che questo sciopero, insieme a quelli che si sono svolti e si stanno svolgendo in tutta Italia, contribuirà a raggiungere l’obiettivo: rinnovare un contratto nazionale scaduto da sette anni, dopo due anni di pandemia in cui queste lavoratrici e questi lavoratori sono stati considerati eroi, salvo poi essere dimenticati quando rivendicano il diritto ad un giusto rinnovo contrattuale”.

Salario, orario di lavoro, mercato del lavoro e professionalità sono gli argomenti sui quali le proposte dell’associazione datoriale appaiono ancora insufficienti. Durante la manifestazione di Perugia, con oltre 70 lavoratrici e lavoratori di Afas (l’azienda speciale delle farmacie comunali) sotto palazzo dei Priori, una delegazione sindacale è stata ricevuta dall’assessora Cristina Bertinelli, presenti anche i vertici di Afas e Assofarm Umbria (la controparte datoriale).

“Un incontro positivo - commentano Filcams, Fisascat e Uiltucs di Perugia - che testimonia come la mobilitazione stia portando Assofarm su posizioni più concilianti. Ci è stata infatti comunicata la volontà, almeno da parte della rappresentanza umbra dell’associazione, di arrivare ad una firma del contratto che riconosca la professionalità delle persone e che confermi appieno il ruolo fondamentale delle farmacie pubbliche”.

Incontro analogo anche a Terni, dove la delegazione sindacale è stata ricevuta dal sindaco, Leonardo Latini, che ha accolto la richiesta di Filcams, Fisascat e Uiltucs, di scrivere ad Assofarm per spingere verso una soluzione della vertenza. Ora si attendono gli sviluppi della trattativa a livello nazionale, ma dall’Umbria è arrivata una forte spinta delle lavoratrici e dei lavoratori delle farmacie pubbliche.