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cultura

Halloween: il momento in cui le storie fanno rumore nel silenzio

sabato 25 ottobre 2025
di Antonella Pace

Ottobre è un mese con una sonorità speciale. Le giornate si accorciano, gli odori cambiano, dentro si sente lo scoppiettio del fuoco, fuori il vento gioca tra le foglie. Si inizia ad osservare da una finestra il mondo che lentamente cambia colore mentre nuove storie cominciano ad occupare tutto lo spazio.

Halloween non è solo zucche e dolcetti. È un momento importante per parlare ai bambini delle paure che si possono sostenere e di ombre che si possono illuminare con il potere delle parole.

Nelle nostre classi o nelle nostre case possiamo aprire libri che odorano di autunno e di mistero: storie di streghe gentili, bambini curiosi e coraggiosi che imparano a guardare il buio senza spaventarsi.

E così accanto a una finestra appannata e una luce accesa, la voce che legge diventa una lanterna che racconta. Perché ogni storia di paura diventa – se ascoltata con calma e curiosità – una storia di coraggio.

Ogni anno torno su alcuni titoli che sanno mischiare paura e meraviglia. Ne ho già raccolti qui sul mio blog e ogni volta ne scopro una sfumatura nuova. Ecco alcuni titoli-

"Il Teschio", di Klassen assomiglia a una fiaba, tiene con il fiato sospeso, l’ironia è sottile, le illustrazioni che fanno da sfondo ci dicono molto di più delle parole (un classico per questo autore). Le tinte sono cupe, l’atmosfera è tenebrosa, si intravede, per pochi attimi solo l’alba e a spiccare tra l’oscurità è il bianco: degli occhi sbarrati di Otilla e del teschio che le tiene compagnia. Tutto ha inizio nel buio di un bosco. Una bambina, Otilla, sembra finalmente, scappare ma non si capisce da cosa. Corre, corre nell’oscurità senza mai voltarsi. Alcune voci la chiamano ma lei non si gira. Non risponde. Intorno a lei solo neve, freddo, alberi altissimi: l’oscurità la avvolge. Otilla piange ma si rialza, prosegue il cammino, in completa solitudine fino a che non trova una casa, apparentemente disabitata. È immersa nella neve, dietro di essa un leggero chiarore dato dall’alba, presagio di un’esistenza magica, di alchimie occulte, sortilegi in atto.

 

“La Strega Rossella”, un classico di Julia Donaldson con le illustrazioni di Axel Scheffler. La protagonista, la Strega Rossella, gira a bordo della sua scopa magica in compagnia del suo amico gatto ma un vento irriverente le fa volare prima il cappello, poi la bacchetta, infine un fiocco. La aiutano a ritrovare le sue cose alcuni animali del bosco che lei per ringraziarli fa salire sul suo mezzo di trasporto magico ma il peso, ahimè, inizia a diventare eccessivo e così la scopa si spezza. Volano tutti a terra finendo in un bosco tenebroso abitato da un grosso dragone rosso che se li vorrebbe “pappare” tutti… Poi arriva un altro bestione (chi sarà?) che col suo grugnito tremendo “MIAOBAUCRACIOP” tenta di spaventarlo e salvare così strega Rossella…ce la farà?

“Scherzi da strega” di Roberta Grazzani, edito da Piemme. È notte fonda e un povero orsetto ha perso la strada di casa. Decide allora di bussare alla porta della prima casa che trova. Purtroppo, è l’abitazione di una strega del bosco che ama fare scherzi tremendi a chi disturba la sua solitudine. La strega ha un viso ossuto, va vestita di viola e la sua unica compagnia è un gatto più nero della notte che fissa tutti con i suoi occhi gialli e misteriosi. La strega lo fa entrare in casa solo per riempirlo di dispetti, tremendi dispetti. L’orsetto, però, non si arrende. Non crede che una persona possa essere così indisponente. Così mette tutto se stesso per farla cambiare. La strega sembra inamovibile poi il piccolo orso coraggioso fa una cosa inaspettata: le dà un bacio. Il viso della strega si scalda come il suo cuore. I suoi abiti cambiano di colore. La sua vita ora non è più fatta di solitudine ma di amicizia e abbracci.

Vampiro Vladimiro, di Miguel Calero è un bambino molto particolare. Innanzitutto, ha ottant’anni, esce di casa solo di notte e il suo letto è una bara. Proprio così! Una bara bellissima decorata con disegni di pipistrelli molto carini. Particolare è anche la sua alimentazione poiché fatta solo di sangue fresco. È la sua vita, riassunta in breve. La vita di ogni vampiro che si rispetti come lo è Vladimiro ma questa routine, ahimè, inizia a stargli troppo stretta. Non si sente più a suo agio. Non è felice in questi panni. Si sa gli ottant’anni per i vampiri sono un’età critica: si entra nella “vampirescenza” o nel periodo che i genitori chiamano “l’età del pipistrello pazzerello” Desidera fare nuove esperienze. Proverà, farà dei tentativi, sbaglierà e compirà gesti pericolosi, che potrebbero metterlo a rischio ma capirà che per star bene con gli altri dovrà imparare prima di tutto a convivere con ciò che è, ad accettarsi pur trovando il proprio modo di essere speciale nel mondo.

Grazie per l'attenzione, se vuoi raccogliere altri spunti su letture per bambini e non solo, visita il mio blog www.groviglidipetra.it o seguimi sui canali social di GroviglidiPetra...

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