Risanamento conservativo dell'abside e restauro degli affreschi alla Chiesa di Santa Maria in Pantano

Sabato 18 ottobre, a Massa Martana, verranno presentati i lavori di restauro e risanamento conservativo dell’abside della Chiesa di Santa Maria in Pantano, uno degli edifici di culto più antichi della Diocesi di Orvieto-Todi e del territorio umbro, le cui origini sono ascrivibili all’VIII-IX secolo, con riutilizzo di strutture murarie di età tardoantica.
Gli interventi eseguiti, progettati dallo Studio Lombardini (architetto Elisabetta Durastanti e ingegnere Andrea Lombardini), realizzati dall’impresa Sbernicchia Srl per la parte muraria e dalla restauratrice Rita Canneori per quella relativa al consolidamento degli intonaci e degli affreschi, sono stati finanziati in larga parte con fondi 8xMille alla Chiesa Cattolica e con fondi propri della Parrocchia di Villa San Faustino-Montignano, entro la cui giurisdizione ricade l’edificio sacro. Il consolidamento degli intonaci e degli affreschi, propedeutico all’intervento strutturale sulle murature lesionate, è stata anche l’occasione per il loro successivo restauro pittorico.
Questa seconda parte degli interventi è stata attuata grazie al contributo della Fondazione Perugia, che ha finanziato gran parte dell’intervento. Sono stati così restituiti alla fruizione dei fedeli e della comunità la parte superiore dell’affresco centrale dell’abside (già restaurato circa venti anni fa per iniziativa della Parrocchia) raffigurante lo stemma di Papa Gregorio XIII e la Crocifissione tra San Francesco e committente, opere realizzate tra la fine del Cinquecento e gli inizi del secolo successivo. Oltre a ciò è riemerso in tutta la sua bellezza e interezza un prezioso affresco, con ogni probabilità risalente al IX secolo, raffigurante San Pietro apostolo, parzialmente riscoperto in occasione dei lavori di consolidamento dell’edificio condotti nei primi anni Duemila, ma solo oggi consolidato e restaurato.
Gli interventi di risanamento e restauro, condotti sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria e il supporto dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali e l’Edilizia di culto, sono stati eseguiti per ristabilire la piena fruibilità della Chiesa di Santa Maria in Pantano, parzialmente danneggiata dal terremoto del 30 ottobre 2016.
La presentazione dei lavori, alle 16, prevede i saluti iniziali del parroco, padre Alfredo Federici Tor e della dottoressa Giovanna Bandinu, coordinatrice dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali e l’Edilizia di Culto e presidente dell’Associazione Diocesana “Pietre Vive”, ai quali faranno seguito gli interventi del dottor Francesco Campagnani, archivista della Diocesi, che ripercorrerà le vicende storiche e artistiche dell’edificio, di Rita Canneori, che illustrerà gli interventi di restauro eseguiti sugli affreschi, e dell’ingegnere Andrea Lombardini, che parlerà dei lavori di consolidamento strutturale eseguiti sull’edificio. Il pomeriggio si concluderà con la celebrazione alle 18 della messa, presieduta dal parroco, padre Alfredo Federici.

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