La Delegazione FAI di Orvieto apre le porte di Casa Pisana, set del film "La Chimera"

Solitamente non visitabili, poco conosciuti, lontani dai consueti itinerari turistici. Sono gli oltre 700 luoghi pronti ad aprire le loro porte, in via eccezionale, in oltre 350 città – da Nord a Sud – per le Giornate FAI d'Autunno, il grande evento di piazza che il Fondo Ambiente Italiano dedica ogni anno al patrimonio culturale e paesaggistico del Paese. Aderisce alla 14esima edizione anche la Delegazione FAI di Orvieto promuovendo per sabato 11 e domenica 12 ottobre visite a contributo libero – curate dagli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto d’Istruzione Superiore "Majorana-Maitani" e dell’Istituto d’Istruzione Superiore Artistica Classica e Professionale – di Casa Pisana, pregevole dimora signorile al centro dei possedimenti terrieri della Famiglia Missini Macioti.
Adagiata sulle colline di Castel Giorgio, in passato la villa – così come anche altri poderi presenti sull'Altopiano dell'Alfina – rappresentava, oltre che la casa padronale, anche il punto di riferimento per la comunità agricola. Attestazioni documentarie risalenti ai primi del Cinquecento descrivono con precisione l'estensione, i confini e le colture della tenuta. Si devono alla volontà di Francesco Missini i raffinati interventi decorativi che ancora oggi caratterizzano gli interni: il corridoio del primo piano, decorato da trompe-l'œil raffiguranti pergolati e paesaggi, le stanze impreziosite da scene campestri e naturalistiche, il grande salone affrescato con arcate, palme e festoni di frutta e fiori e gli ambienti privati decorati da illusionistici tendaggi dipinti.
Proprio nel salone principale, nell’occasione, sarà allestita una mostra con le foto di scena, realizzate da Simona Pampallona, del pluripremiato film "La Chimera" di Alice Rohrwacher che qui – nei prestigiosi ambienti interni sette-ottocenteschi finemente decorati con affreschi illusionistici che trasformano corridoi e saloni in giardini ideali e spazi scenografici e ambienti che celebrano la natura e la convivialità aristocratica – ha scelto di ambientare alcune scene con il protagonista Josh O'Connor e l’attrice Isabella Rossellini. Nella corte, invece, sarà possibile vedere anche la Chiesa di San Donnino, elegante esempio gentilizio di architettura sacra, costruito nella seconda metà del ‘700 per volere di Angelo Missini, che custodisce il ricordo del prestigio e della devozione della casata.
Da qui un'agevole passeggiata nel bosco – circa dieci minuti a piedi – condurrà alla Cappella Rurale di Sant'Antonio Abate, gioiello immerso nella quiete della campagna di Contrada Acquaviva. Il piccolo edificio conserva ancora resti di affreschi devozionali che ne esaltano il fascino semplice e raccolto. Nata probabilmente come edicola votiva, la cappella rappresenta ancora oggi una preziosa testimonianza di fede e devozione popolare e costituisce un’ulteriore testimonianza del profondo legame spirituale e dinastico della Famiglia Missini con il territorio. I luoghi sono raggiungibili in auto anche se presentano barriere architettoniche. Consigliati abbigliamento e scarpe comode. In entrambe le giornate sono previste visite ogni mezz'ora circa, dalle 11 alle 17.30, all’occorrenza anche inglese. L’ultimo ingresso è alle 16.30.
In caso di particolare affluenza, potrebbe non essere garantito. Non è richiesta, comunque, la prenotazione. Chi già possiede la tessera FAI o scegliere di farla in loco avrà diritto all’accesso prioritario. Le Giornate FAI – oltre 400.000 i partecipanti all'ultima edizione di Primavera – sono eventi di raccolta fondi, partecipare ad ogni visita con una donazione significa sostenere la missione della Fondazione. "Sono una buona novella – suggerisce Marco Magnifico, che ne ha assunto la carica di presidente da dicembre 2021, dopo una collaborazione avviata nel 1985 – che felicemente, tra tante notizie spaventose, si ripete. Non risolve certo i problemi del mondo, ma lenisce il nostro dolore quotidiano e ci ridà un poco di speranza verso la possibilità di una convivenza civile, con un’alleanza tra simili che semina pace".
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