"Castiglione del Cinema", Premio alla Carriera Film Festival 2025 a Luca Zingaretti

Nei primi due giorni del Festival "Castiglione del Cinema" è scattato qualcosa di speciale nel borgo umbro affacciato sul Lago Trasimeno. Lunedì 22 settembre, intensi momenti di dialogo e di confronto con l’amica geniale Irene Maiorino e poi con i giovanissimi protagonisti di "Napoli-New York" Dea Lanzaro e Antonio Guerra che hanno raccontato le esperienze e gli aneddoti divertenti del film, visti dal loro punto di vista di nuovi talenti del cinema italiano: giovanissimi, sì ma molto motivati a proseguire una carriera che è partita in maniera sorprendente.
Nella serata di martedì 23 settembre al Nuovo Cinema Caporali tutto esaurito per Luca Zingaretti, a cui è andato il Premio alla Carriera Film Festival 2025. E non poteva andare diversamente nonostante il maltempo che non è riuscito a frenare l’entusiasmo del pubblico verso uno dei volti più popolari e iconici del cinema e della televisione italiana, conosciuto a livello internazionale grazie al grande successo planetario del Commissario Montalbano. Ma Zingaretti non è tipo che si siede sugli allori e a "Castiglione del Cinema", intervistato dal regista e saggista Mirco Michelon ha presentato la sua opera prima come regista.
"La casa degli sguardi" è un film molto bello e intenso, a tratti commovente, tratto dall’omonimo romanzo di Daniele Mencarelli: Zingaretti ha spiegato il suo passaggio alla regia come l’esigenza di sperimentare un lavoro che lo ha sempre incuriosito e affascinato, anche se non aveva mai trovato un soggetto forte come questo. Emozioni e racconti fatti con grande trasporto e profonda umanità per una carriera partita con l’Accademia d’Arte Drammatica "Silvio d'Amico" e poi di tanta gavetta a teatro, una gavetta formativa e che raccomanda a tutti i giovani attori: momenti in cui si ruba il mestiere, ha detto, che completano ed esaltano la necessaria preparazione comune a tutti i grandi attori.
"Sono importanti le iniziative come il festival Castiglione del Cinema – ha detto Luca Zingaretti dopo il talk con il pubblico – perché avvicinano il pubblico alla sala cinematografica: occorre parlarne, incontrare la gente, raccontare e spiegare che il cinematografo è il luogo principale. Vedo una risalita del pubblico e speriamo che la tendenza si rafforzi". Nel pomeriggio di mercoledì 24 settembre Sonia Bergamasco, attrice, regista, musicista, poetessa, una delle voci più raffinate dell’arte italiana, ha incontato il pubblico in Piazza Mazzini e nella serata al Nuovo Cinema Caporali ha presentato il suo documentario "Duse. The Greatest".
Premio Speciale "Miglior Opera Prima" ai Nastri d’Argento 2025, il film è un'investigazione sull'attrice che ha cambiato il mestiere dell'attore per sempre, ispirando Lee Strasberg, storico direttore dell’Actors Studio, e generazioni di attori. Una donna, Eleonora Duse, di cui rimangono unicamente un film muto e qualche foto e ritratto, ma ancora tanto influente: la divina, oltre il mito.
Giovedì 25 settembre incontro con Harutyun Khachatryan, regista armeno di fama internazionale, autore poetico che trasforma il documentario in arte visiva: si parlerà con profondità di cinema, memoria e identità. A seguire sempre in Piazza Mazzini, Milena Mancini, danzatrice, attrice, autrice, performer di straordinaria bravura. Un talento fuori dagli schemi che attraversa con forza e sensibilità il teatro, il cinema e la scena contemporanea. Attrice intensa e coraggiosa, lavora con registi come Gabriele Muccino, Matteo Rovere, i gemelli Damiano e Fabio D'Innocenzo, Ivano De Matteo, Ferzan Özpetek e Paolo Virzì.
Venerdì 26 settembre al talk in piazza arriva Daniele Ciprì una delle voci più irriverenti e potenti del cinema italiano. Regista, sceneggiatore, direttore della fotografia, conosciuto per lo stile grottesco e visionario, ha rivoluzionato il linguaggio audiovisivo italiano prima in coppia con Franco Maresco (dalle incursioni di "Cinico Tv" ai lungometraggi "Lo Zio di Brooklyn" e "Totò che visse due volte", uno degli ultimi film italiani a subire una feroce censura), poi con una brillante carriera da solista, iniziata con "È stato il figlio" e con "La buca".
"Abbiamo voluto mettere in luce le opere prime e seconde – ha spiegato il direttore artistico Andrea Zuliani, motivando la scelta dei quasi quaranta cortometraggi in gara – e i registi emergenti. Anche Luca Zingaretti e Sonia Bergamasco sono esordienti, anche se con un’immensa esperienza cinematografica e teatrale alle spalle. La contaminazione tra grandi autori e giovani speranze del cinema è un modo per conoscere e mettere a confronto queste realtà. Dobbiamo cercare di tornare a essere spettatori attivi e non passivi".
L’evento è finanziato dal Gal Trasimeno-Orvietano con l’intervento SRG06 "Leader – Attuazione strategie di sviluppo locale del CSR per l’Umbria 2023-2027".
Per ulteriori informazioni:
https://castiglionedelcinema.it/

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