cultura

Nuove indagini, aperture straordinarie e visite guidate al sito sommerso del Gran Carro

lunedì 7 luglio 2025
di D.P.

L’abitato palafitticolo sommerso che fu, il percorso subacqueo che sarà. Muove nella direzione della messa in sicurezza, ma anche del restauro, la fruizione e la valorizzazione finanziati con i fondi PNRR così da consentire una migliore offerta al pubblico l’attività che interessa l’insediamento protostorico del Gran Carro di Bolsena, complesso archeologico noto dalla fine degli anni Cinquanta ed oggetto, solo di recente, di ricerche e ricognizioni intensive da parte della Soprintendenza per la provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionaletramite il personale afferente al Servizio di Archeologia Subacquea, dirette dalla dottoressa Barbara Barbaro.

Qui è appena iniziata la nuova campagna estiva che porta avanti le ricerche con la metodologia scientifica che uno scavo preistorico impone, eseguendo lo scavo stratigrafico in ambiente subacqueo, in un contesto la cui complessità non è data solo dalla presenza dell’acqua, ma dalla natura stessa della stratificazione. Nel corso delle prossime settimane si continuerà ad indagare la porzione di abitato aperta nel 2023, grazie al supporto dei restauratori subacquei del C.S.R. – Restauro Beni Culturali. Proseguiranno, inoltre, le indagini nell’area cultuale dell’Aiola, grazie ai finanziamenti ottenuti dalla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio.

Il tutto nell’ambito delle attività di tutela delle zone di interesse archeologico, con il supporto degli archeologi subacquei esperti de "L’Anfora Srl – Archeologia Mare Ambiente". Il sito sommerso sarà oggetto di aperture straordinarie e visite guidate al pubblico, sia in immersione che in snorkeling, nelle giornate di domenica 13 e domenica 27 luglio, dalle 9 alle 13, e, in notturna, domenica 20 luglio, dalle 19 alle 22. La partecipazione è gratuita, su prenotazione, per sub e snorkelisti con ritrovo in Via Cassia, al chilometro 107,3. Per tutti gli altri, in occasione delle aperture diurne sarà comunque disponibile la diretta streaming sul Canale YouTube della Soprintendenza.

"L’insediamento, inquadrabile principalmente nella prima Età del Ferro, tra la fine del X e gli inizi del  IX secolo a.C., ma fondato già durante l’Età del Bronzo Medio – spiegano da quest’ultima – si articola in due parti a destinazione distinta: abitativa nell’area della cosiddetta Palafitta, e cultuale in corrispondenza del monumentale tumulo di pietre localmente denominato Aiola, la cui funzione è stata compresa solo tra il 2021 e 2022". L’abitato si trova ad una profondità tale da consentirne la fruibilità con la semplice maschera anche dalla superficie. Per questo è stato necessario mettere in evidenza una porzione di superficie tale da far comprendere la natura delle strutture conservate.

Per ulteriori informazioni: 
sabap-vt-em.subacquea@cultura.gov.it 

Foto: https://sabapviterboetruria.cultura.gov.it/gran-carro-di-bolsena-resoconto-preliminare-delle-ricerche-2024-nellinsediamento-sommerso/ 

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