"Nuove dimensioni e prospettive per il Corteo delle Dame Nicoletta De Angelis"

"È stato amore a prima vista, fin dal bozzetto realizzato da Samuele nel 2021. A lavoro finito, quando l’ho indossato per la prima volta, mi sono emozionata". Non è un abito da sposa, ma evidentemente l’effetto è un po’ quello se, senza retorica, per Laura Cinti, "rappresenta la realizzazione di un sogno", condiviso con la famiglia, che "arriva al termine di un cammino durato tre mesi" passati per lo studio dei vari toni, i processi di tintura della tela di cotone e l’applicazione del "modulo decorativo in pasta rigonfiante teatrale e 3D liner da parte di Giorgia e Chiara".
Ispirato alle "Scene dalla vita di Santa Colomba" (1345-1350), l’abito verde e bianco – colori legati alla natura e alla purezza – dotato di sottoveste pistacchio tendente all’oro con fasce decorative che riprendono il motivo della cottardita e impreziosito da tralci di viti, grappoli di uva e sagome di uccelli – simboli di rinascita – presentato in anteprima sabato 14 giugno al Museo Emilio Greco alla presenza della professoressa Vittoria Papaleo e dell'assessore Piergiorgio Pizzo, andrà ad aggiungersi agli oltre 130 già esistenti del Corteo delle Dame "Nicoletta De Angelis", la cui prima uscita risale al 4 giugno 1994, dando seguito ad una visionaria idea nata la sera del 7 ottobre 1993.
Si tratta del terzo manufatto realizzato sulla scorta della convenzione sottoscritta dall’Associazione "Lea Pacini" di Orvieto con la Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Un progetto, nato durante la pandemia, da un contatto con Viviana Vannucci, storica figurante del Corteo delle Dame oltre che docente di Storia del Costume presso l’accademia milanese che, dopo il primo abito realizzato nel 2022, sta dando "nuove dimensioni e prospettive al Corteo rinnovando e impreziosendo un altro dei tesori e delle tradizioni della nostra città".
In quello stesso anno l’ordine di uscita delle figuranti è stato riorganizzato secondo l’appartenenza a famiglie nobiliari, anziché ai quartieri rappresentati nel Corteo maschile che guarda all’istituzione del Corpus Domini nel 1264. Uno storico del '500 enumera le casate del periodo fissando 32 famiglie e altre 15 nei territori sottomessi al Comune. Prime dinastie degne di nota quella dei Monaldeschi, Guelfi, e dei Filippeschi, Ghibellini, ma anche Della Greca, Alberici, Della Terza e poi i Montemarte, Conti di Corbara, i Ranieri, i Marsciano, i Medici, i Farnese imparentati con gli Orsini e i Colonna.
E ancora gli Avveduti, i Bisenzi, signori di Capodimonte e Bisenzio, gli Alviano, i Baschi e gli Aldobrandeschi. Tra le famiglie nobili che dovevano riconoscere l'autorità del Comune anche i Santa Fiora, i Manenti Conti di Chianciano, i Visconti di Campiglia, i Bovacciani, i Rocchigiani, i Vitozzi, i Mazzocchi. Un'appartenenza testimoniata anche dalla foggia delle stoffe e da una gamma pressoché (in)finita di colori. Il debutto ufficiale del nuovo costume – o meglio "abito" dal momento che non identifica un ruolo preciso e a dargli l'anima è chi lo indossa – avverrà venerdì 20 giugno in occasione della nuova edizione. La prima dopo la presentazione del libro "Storia e storie del Corteo delle Dame a Orvieto" curato da Aldo Lo Presti e Franco Pietrantozzi e presentato a dicembre per festeggiare i primi trent'anni.
La quinta in notturna che, ancora una volta, vedrà dame e damigelle incedere lungo le vie della città, alla luce tremolante delle fiaccole, a partire dalle 21 per trovare in Piazza Duomo il momento più scenografico. Qui, infatti, tornerà ad esibirsi il rinato Gruppo Sbandieratori dell'Associazione "Lea Pacini" e avrà luogo lo spettacolo, presentato dall’attore Gianluca Foresi, che segna anche il ritorno de "I Mercenari d'Oriente", compagnia che fonde con maestria giocoleria medievale, arte del fuoco, acrobatica e performance aeree come celebrazione della creatività e della passione artistica.
Per martedì 17 giugno, alle 10.30, intanto, nella Sala Consiliare del Comune di Orvieto, è attesa la presentazione delle iniziative che accompagneranno l'uscita di domenica 22 giugno, solennità del Corpus Domini, del Corteo Storico che, quest’anno, celebra i 75 anni dalla nascita. Attesi gli interventi del sindaco, Roberta Tardani, del presidente dell’Associazione "Lea Pacini", Silverio Tafuro, del vicepresidente Marcello Meffi e del membro del Comitato di Gestione Fabio Cimicchi.

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.