cultura

In Comune il tour degli appassionati del Sommo Poeta per vedere il "Dante barbuto" di Orvieto

lunedì 16 giugno 2025

Ha fatto tappa anche in Comune, per osservare da vicino il dipinto del Dante barbuto di Orvieto, il tour Dantesco di quest’anno organizzato nell’ambito del progetto “Umbria Paradiso di Dante”, l’iniziativa promossa dall’Associazione Operatori del Monte Cucco per mettere in rete il patrimonio culturale presente sul territorio regionale riferito al Sommo Poeta.

Nella giornata di sabato 14 giugno, il gruppo dei partecipanti, guidati dalla presidente Francesca Fantozzi, ha effettuato una visita a Orvieto recandosi in Duomo per osservare gli affreschi di Luca Signorelli nella Cappella di San Brizio, dedicati a Dante e ai versi della Divina Commedia, e nell’ufficio del sindaco nel Palazzo comunale per vedere il Dante barbuto, il singolare dipinto che raffigura il Sommo Poeta con un’immagine inusuale rispetto all’iconografia tradizionale.

Il quadro, probabilmente ispirato dalle descrizioni fatte da Boccaccio nel “Trattatello in laude di Dante”, era salito alla ribalta della cronaca nazionale nel marzo 2021 in occasione del 700esimo anniversario dalla morte di Dante. Un esame diagnostico eseguito dal team di esperti del Consorzio Pragma aveva anche appurato che il dipinto – di autore ignoto – era originale, ovvero la barba non era stata aggiunta in un secondo momento, e databile intorno alla fine del ‘700 anche se la tela sul quale era stato realizzato è più antica.

Al sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, che ha accompagnato il gruppo nella visita, è stata consegnata anche la “Carta di Dantità” che viene rilasciata ai partecipanti dei tour. “Dal 2021 – afferma il sindaco – l’immagine del Dante barbuto di Orvieto ha fatto il giro d’Italia, ripresa da trasmissioni televisive, giornali e riviste di settore, tutti incuriositi da questa inedita rappresentazione. In questi anni abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere richieste e visite da parte di esperti e appassionati che vogliono vedere il dipinto e conoscere questa singolare storia.

Naturalmente, per quanto affascinante, è una curiosità in una città che custodisce tracce artistiche e culturali importanti riferite a Dante, a partire dagli affreschi del Signorelli in Duomo e l’incisione sulla Torre del Moro con i versi del VI Canto del Purgatorio della Divina Commedia in cui si citano le famiglie orvietane dei Monaldeschi e dei Filippeschi. Con questi piccoli grandi ‘tesori’, insieme ad altri 27 Comuni, abbiamo aderito al progetto Umbria Paradiso di Dante che lavora per creare cammini e itinerari nella nostra regione sulle tracce del Sommo Poeta”.  

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