Corteo Storico, fuori il programma degli eventi. "Entro l'autunno il trasferimento dei costumi"

Archiviato il lungo weekend della Pentecoste che ha visto rinnovarsi la secolare tradizione della discesa della Palombella, con annesso Palio vinto dal quartiere Serancia che ha chiuso la 13esima edizione di "Orvieto in Fiore", si guarda già al Corpus Domini, la solennità istituita proprio sulla Rupe, nel 1264 con la Bolla Transiturus, da Papa Urbano IV, e al ricco corollario di eventi che vedono in prima linea l’Associazione "Lea Pacini", al lavoro per preparare quella che viene considerata la 75esima sfilata del Corteo Storico e la 30esima del Corteo delle Dame "Nicoletta De Angelis".
Dopo l’uscita celebrativa, effettuata in via straordinaria con circa 130 figuranti, nel pomeriggio di sabato 24 maggio, e quella di chiarine e tamburi tornati in Piazza Duomo domenica 8 giugno, il prossimo appuntamento arriva già per sabato 14 giugno alle 18 al Museo Emilio Greco dove sarà presentato il nuovo costume che andrà ad aggiungersi agli oltre 130 già esistenti del Corteo delle Dame "Nicoletta De Angelis". Si tratta del terzo realizzato sulla scorta della convenzione sottoscritta dall’Associazione con la Scuola di Scenografia dell’Accademia di Brera di Milano.
Mercoledì 18 giugno alle 21.15 nella Chiesa di Sant’Andrea è in programma il concerto diretto dal Maestro Riccardo Cambri accompagnato da alcuni brani sul Mistero dell’Eucarestia. Giovedì 19 giugno alle 17 nella Sala Expo del Palazzo del Capitano del Popolo si inaugura la mostra realizzata in collaborazione con Fotoamaorvieto che, attraverso scatti fotografici, alcuni dei quali inediti, ripercorre 75 anni del Corteo Storico, dagli esordi in bianco e nero degli anni ’50 fino alle ultime edizioni, dove i dettagli di ogni costume sono catturati da migliaia di smartphone.
Il Corteo delle Dame, la cui prima uscita risale al 1994 e che nel 2022 – anno in cui è stato intitolato alla sua indimenticabile ideatrice – è stato riorganizzato nell’ordine di uscita delle figuranti secondo l’appartenenza a famiglie nobiliari anziché ai quartieri, per la quinta volta torna a sfilare in notturna, alla luce tremolante delle fiaccole, per le vie della città a partire dalle 21 di venerdì 20 giugno per trovare in Piazza Duomo la sua cornice più solenne. Qui sono attesi il Gruppo Sbandieratori dell'Associazione e lo spettacolo de "I Mercenari d'Oriente" presentato da Gianluca Foresi.
Si prosegue sabato 21 giugno alle 10 nella Sala dei Quattrocento del Palazzo del Capitano del Popolo con il convegno commemorativo del 75esimo anniversario del Corteo Storico dove non mancheranno ricordi e aneddoti, ma anche obiettivi e prospettive future. In questa occasione saranno disponibili alcune locandine autografate a tiratura limitata del manifesto realizzato per l’occasione dall’artista Maurizio Rosella. La solenne parata dei 400 costumi insieme alla Processione Religiosa, torna, attesissima come ogni anno, domenica 22 giugno alle 10.
Questa potrebbe essere l’ultima volta che mantelli, scudi ed elmi piumati varcano l’ingresso dell’ex Caserma Piave. Sembra farsi più vicino anche se non immediato il più volte annunciato trasloco dei costumi dalla sede fatiscente ad una più dignitosa sistemazione all’interno del Palazzo dei Sette. "Il progetto – conferma il sindaco, Roberta Tardani – va avanti e abbiamo predisposto la convenzione per l’utilizzo del Palazzo dei Sette che è stata condivisa in un incontro che avuto con il Comitato di Gestione dell’Associazione Lea Pacini presieduto da Silverio Tafuro.
Il trasferimento sarà fatto dopo l’uscita di fine giugno e con l’Associazione siamo d’accordo di rivederci appena dopo per definire ufficialmente la convenzione e programmare lo spostamento per cui abbiamo una stima dei costi. Siamo fiduciosi che questo avverrà entro l’autunno. L’obiettivo è quello di rendere il Corteo Storico un’attrazione culturale e turistica tutto l’anno. In una prima fase ci sarà solo il trasferimento dei costumi, ma è nostra intenzione, alla luce del reperimento delle risorse necessarie, prevedere in futuro anche un’esposizione permanente".

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