Con 600 volontari e 180 figuranti coinvolti, "Orvieto in Fiore" è pronta fare 13

"Orvieto è pronta a fare la sua parte, nelle Rete delle Città delle Infiorate, per la candidatura di questa antica tradizione creativa che ricopre le strade di tappeti floreali a Patrimonio Immateriale dell’Unesco, così come i Saper Fare l’Arte del Merletto Italiano". Ad anticiparlo, sabato 31 maggio, nella Sala Urbani del Palazzo dell’Opera del Duomo, in occasione dell’annunciata presentazione del programma completo della 13esima edizione di "Orvieto in Fiore", è stato il presidente del Comitato Cittadino dei Quartieri, Leonardo Mariani.
"Mai come quest’anno – ha detto – si è registrata una fortissima richiesta di partecipazione a testimonianza che l’evento, nato dalla volontà di veder rifiorire Orvieto, sta entrando a pieno titolo tra gli appuntamenti irrinunciabili del calendario cittadino e, nello spirito di una sana competizione tra quartieri, sta ridestando lo spirito di appartenenza di tutta la nostra comunità". A fare gli onori di casa Andrea Taddei, presidente dell’Opera del Duomo, l’ente che nel suo Archivio conserva documenti sullo svolgimento della Festa della Palombella già dal 1387.
Allora era definita "Pasqua Rosata" per via della consuetudine di far piovere dall’alto, durante la messa, una pioggia di petali di rose, simbolo della discesa dello Spirito Santo. Quegli stessi petali oggi diventano l’elemento principale delle infiorate realizzate dalle squadre di infioratori in occasione del pomeriggio di festa che rievoca le nozze tra Giovanna di Gentile Monaldeschi della Cervara dei Muffati e Pietro Antonio Monaldeschi della Vipera "Melcorino". La loro unione, avvenuta nel corso della Pentecoste del 1464, segnò la pacificazione della città, dopo un secolo di sanguinosi scontri.
Nel 1524 la nobildonna, tra i lasciti alla Fabbriceria, comprese anche la perpetuazione della festa che, in origine, aveva luogo all'interno della Cattedrale. Una ricostruzione storica che, da qualche anno, ha dato un significato ancora più profondo ai festeggiamenti all’ombra del Palazzo del Capitano del Popolo. Qui, già tra il '400 e il '550, si teneva l’antica disfida che oggi rivive grazie ai sedici tiratori di balestra manesca, quattro per quartiere, che animeranno il Torneo dei Balestrieri affidato alla Compagnia Porta Rocca, nata nel 2004, e il Palio della Palombella.
Ad assistere, oltre al pubblico moderno, anche un Corteo di 180 figuranti, tra cui i rappresentanti delle antiche famiglie nobiliari, con relative damigelle, che recano i propri doni alla coppia. Per il Corsica, Ernesto Avveduti e Margherita Musini. Per l'Olmo, Giannotto Simoncelli e Girasole Monaldeschi della Cervara. Per il Santa Maria della Stella, Carletto Montemarte di Corbara e consorte. Per il Serancia, Ranuccio di Marsciano e consorte. E ancora il Gruppo Sbandieratori e Musici dei Quartieri di Orvieto, di ritorno dal Campionato Nazionale Under 18.
A decretare l’ordine d’uscita delle rappresentanze dei quartieri sarà quello della classifica dello scorso anno, con i bianco-rossi del Serancia in testa. "Il filo della speranza" – inteso come stimolo, nell'Anno Giubilare, a guardare avanti, a prendere possesso del futuro per capire cosa fare nel presente, a spalancare lo sguardo avendo fiducia nelle proprie abilità, contro il rischio dell'apatia, delle derive sociali e delle dipendenze – il tema scelto per le infiorate da monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, che ha suggerito la sua visione agli studenti.
Quelli del Liceo Artistico "Livio Orazio Valentini" chiamati, ancora una volta, alla realizzazione dei bozzetti delle infiorate che saranno realizzate nella Chiesa di Sant’Anna (Orvieto Scalo), in Piazza Sant’Angelo (Fossatello), in Piazza XXIX Marzo (Corsica e Ciconia), nella Chiesa di San Giuseppe (Santa Maria della Stella), nella Chiesa di Sant’Andrea (Torre San Severo e Serancia), in Piazza de’ Ranieri – San Lodovico (Canale), a Palazzo Simoncelli (Sferracavallo) e nella Chiesa di San Giovenale (Olmo).
Tra le novità, i laboratori sotto il Portico della Chiesa di Sant’Andrea, finalmente pronto ad essere inaugurato. Diverse le formule rinnovate, come la mostra dei merletti, quest’anno pensata sul tema “Fiori di filo, fiori di speranza” e ospitata a Palazzo Bisenzi, il concorso degli addobbi, con un premio speciale per gli allestimenti con la ceramica orvietana, e gli aperitivi floreali ristretti a quattro luoghi storici, selezionati uno per quartiere: il Teatro Mancinelli per il Santa Maria della Stella, il Labirinto di Adriano per il Corsica, la Torre del Moro per l’Olmo e il Pozzo della Cava per il Serancia.
Numerosi, nel corso della presentazione, gli interventi per illustrare i singoli eventi. Dal Maestro Riccardo Cambri, presidente dell’Università delle Tre Età di Orvieto e docente della Scuola Comunale di Musica "Adriano Casasole", a Rossella Funghi per il laboratorio di ikebana, da Paola Ienco per i laboratori per i più piccoli promossi dall'Unità Pastorale San Giuseppe a Maria Rosa Borsetti per gli aperitivi floreali e gli spettacoli di danza, da Danca Caccavello per la Strada dei Vini Etrusco Romana ad Alessandro Lattuada per Slow Food Orvieto.
E ancora Roberto Sasso per la Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi", Loretta Lovisa per i merletti, Paola Morelli per Fidapa Bpw Italy – Sezione di Orvieto e Lucia Ceprini per "Le Dame della Rupe". Seicento, nell'insieme, i volontari coinvolti a vario titolo nella manifestazione. Al riguardo il sindaco, Roberta Tardani, ha ringraziato il Comitato Cittadino dei Quartieri per la "straordinaria capacità di mettere d’accordo così tante anime del nostro territorio in occasione di Orvieto in Fiore e non solo", in un fiorire di iniziative e appuntamenti che incorniciano il weekend della Pentecoste.
Programma alla mano, si inizia mercoledì 4 giugno alle 11, nell'Aula Magna del Liceo Artistico, con la presentazione dei bozzetti elaborati dagli studenti delle classi II e III e selezionati dal vescovo. Da giovedì 5 giugno partiranno i laboratori sotto il Portico della Chiesa di Sant’Andrea. Dalle 10 alle 13, inoltre, "Patchwork en plein air" con "le ragazze" dell'Unitre che hanno preso parte al laboratorio coordinato dalla docente Patrizia Menghi. A Palazzo Bisenzi "Un iris per Orvieto", mostra di merletti e ricami d’Italia, visitabile fino a domenica 8 maggio, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Quaranta, in tutto, i manufatti realizzati in Chiacchierino, Madama Caterina ed altre tecniche. Simbolo di speranza e tema di Giubileo e infiorate.
Venerdì 6 giugno, alle 15.30, l'inizio della realizzazione delle infiorate. Alle 17.30 nella Sala Unità d’Italia del Palazzo Comunale "I fiori musicali di Orvieto", note gioiose dei giovani allievi pianisti del Maestro Riccardo Cambri, in collaborazione con la Scuola Comunale di Musica "Adriano Casasole". Dalle 18 alle 20, nel Portico della Chiesa di Sant’Andrea “Kadō. La via dei fiori”, originale workshop dedicato all'antica arte giapponese di disporre i fiori, a cura del gruppo di studio di Orvieto dell’Ikebana Ohara Chapter Roma coordinato da Rossella Funghi, first master della Scuola di Ikebana dello stile Ohara, che quest’anno compie 130 anni di vita (partecipazione gratuita, dieci posti disponibili, prenotazione obbligatoria entro mercoledì 5 giugno al numero telefonico 328.2613191 o all'indirizzo mail orvietodeiquartieri@gmail.com). Alle 19 nel quartiere medievale “Cantine Sonore”, vini e musica all’ombra della Chiesa di San Giovenale, piccolo street food di Tramercato alle 20.
Mercato e, ancora, Tramercato, sabato 7 giugno, dalle 9 in Piazza della Repubblica per apprezzare produzioni agricole locali, florovivaistico e artigianali. Alle 10.30 nel Giardino del Museo "Claudio Faina", "Eugenio Montale. Ciò che non siamo", divagazioni mattutine e assennate di Guido Barlozzetti, riflessioni assonate, alla fisarmonica, del Maestro Riccardo Cambri (posti limitati, prenotazioni al numero telefonico 338.7323884) in collaborazione con la Fondazione per il Museo "Claudio Faina" e l’Opera del Duomo.
Alle 11, nella Sala Consiliare del Comune, l'inaugurazione del restauro del Portico della Chiesa di Sant’Andrea, realizzato con il contributo del Lions Club Orvieto e del libro "La Staffetta del Corpus Domini". A seguire, sotto il Portico, intervento degli specialisti che hanno curato il recupero dell’opera. Alle 12 a Palazzo Bisenzi “Fiori di filo, fiori di speranza. L’arte dei merletti e dei ricami" a cura della dottoressa Alessandra Caputo. Alle 16.30 nella Sala Eufonica della Nuova Biblioteca Pubblica “Luigi Fumi” la proiezione del film “Honeyland” di Tamara Kotevska e Ljubomir Stefanov e alle 18 un percorso didattico sul miele in collaborazione con Slow Food. Alle 17 da Piazza Cahen sulle note della Filarmonica “Luigi Mancinelli” inizierà il percorso delle infiorate lungo le vie cittadine. I quadri floreali saranno valutati da una giuria di esperti. La premiazione si terrà domenica 8 giugno in Piazza del Popolo, nell’ambito del Palio della Palombella.
Alle 17 nel Portico della Chiesa di Sant’Andrea laboratorio per ragazzi "Una speranza di colori" a cura dell’Unità Pastorale di San Giuseppe. Si potrà scegliere tra "Disegna sul tema 'Il filo della speranza' con la tecnica del mosaico", "Realizza il tuo vaso e coltiva la tua pianta", "Costruisci fiori di carta" o "Realizza la tua cornice con la pasta colorata". In Piazza San Giovenale alle 17.30 il laboratorio di circo a cura di Los Filonautas, e alle 19 in Piazza San Giovenale, al termine del percorso delle infiorate, la premiazione dei concorsi "Balconi e vetrine fioriti con i colori dei quartieri" a cura di Fidapa Bpw Italy Sezione di Orvieto. Alle 20 ancora "Cantine Sonore" in collaborazione con Radio Orvieto Web. Alle 21 in Piazza XXIX Marzo spettacolo di danza "Il sogno di Phil" targato Scarpette Rosse, Agorà e Area 51. Coreografe: Loredana Materazzo. Canta: Viola Ferrante.
Domenica 8 giugno alle 9 in Piazza della Repubblica Mercato e Tramercato. Alle 12 in Piazza Duomo la discesa della Palombella e la benedizione del Palio. Alle 16.30 in Piazza Cahen uscita del Corteo. A sfilare Sbandieratori e Musici dei Quartieri di Orvieto, giudice e damigelle che portano il Palio e la voliera con la bianca colomba, nobili e rappresentanze dei quartieri con i Balestrieri, i Tamburini di Montefiascone, i Danzatori di Pitigliano, il Popolo dei Fiori, gli Amici del Colle di Montefiascone e il Corteo dei Popolani. Alle 17.15 in Piazza della Repubblica l'esibizione dei danzatori dell'Associazione Culturale "Rinascimento" di Pitigliano. Alle 18 in Piazza del Popolo, Palio della Palombella e Torneo dei Balestrieri, premiazione delle infiorate e assegnazione del Palio, spettacolo medievale con gli Sbandieratori e Musici dei Quartieri di Orvieto e la partecipazione straordinaria delle Dame della Rupe a cavallo, presentato dall'attore Gianluca Foresi.
Per quanto riguarda gli aperitivi floreali, infine, l'appuntamento è da venerdì 6 a domenica 8 giugno, dalle 11.30 alle 18.30 al Pozzo della Cava (339.6480334), al Labirinto di Adriano (340.7864292), al Teatro Mancinelli (338.7535288) e alla Torre del Moro (366.3051823).
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