cultura

"Digital Soft Skills", concluso il progetto del Liceo Gualterio e Fondazione Cotarella

sabato 31 maggio 2025

Le parole di oggi, le azioni di domani. Un percorso di PCTO strutturato in diversi momenti dedicati alle softs skills, con focus sulla comunicazione e sul mondo dei social media, formazione pratica e base teorica insieme per l’acquisizione di una alfabetizzazione digitale consapevole, critica e soprattutto responsabile. Questa la sfida che le studentesse e gli studenti della IV B B del Liceo Classico "F.A. Gualterio" di Orvieto hanno affrontato durante l’anno scolastico insieme a Fondazione Cotarella e che li ha visti protagonisti, venerdì 30 maggio, di un evento pensato e organizzato specificatamente per mettersi alla prova.  

”Le parole sono azioni”, questo il titolo dell’ appuntamento, è stato infatti co-programmato e co-progettato in una efficace sinergia tra scuola e terzo settore, avendo come protagonisti proprio loro, i giovani dell’istituto orvietano. A fare da cornice Verdeluce, la struttura in cui si svolgono alcune delle attività di Fondazione Cotarella, nella campagna vicino a Montecchio, in un ambiente in cui la cura – vale per le persone come per i luoghi – è sempre nei dettagli. Qui, dove sono ospitati diversi laboratori di arte, cucina e cultura digitale e dove ogni persona, di qualunque età, talento o carattere, ne è il centro e il motore, le ragazze e i ragazzi hanno dimostrato un efficace sviluppo di teamworking e l'assunzione di importanti soft skills alternandosi in interviste, produzione di podcast e realizzazione di pagine e comunicazione social. 

Durante i laboratori che si sono svolti per l’intero anno scolastico, infatti, gli studenti coinvolti hanno acquisito gli elementi funzionali a interagire con i classici strumenti del settore, processore audio, mixer, sintonizzatore, imparando a utilizzarli al meglio per la regia delle trasmissioni radio edella produzione di podcast. Hanno potuto apprendere anche competenze di public speaking e di comunicazione efficace per contribuire a ridurre, arginare e combattere i linguaggi negativi. 

Diversi i momenti in cui è stato strutturato l’evento conclusivo: dalla mostra interattiva e itinerante alle interviste, dalla musica come amplificazione della parola per una comunicazione empatica e non ostile alla realizzazione di filmati in cui virtuale è reale, anche nella scelta della lingua. L’iniziativa è stata, dunque, un’ occasione per favorire l’interrelazione tra forme di apprendimento formale, non formale e informale, in grado di offrire ai ragazzi un'ulteriore opportunità di mediazione tra il percorso scolastico e l’esperienza attiva “sul campo”, attraverso la metodologia del learnin by doing. L’intera classe è stata coinvolta in questo projet work con l’obiettivo di ideare, organizzare e gestire un evento in cui assumere un ruolo attivo sia come partecipanti sia come organizzatori. 

 

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