cultura

A Civita di Bagnoregio tornano gli studenti della Facoltà di Architettura di Yale

martedì 20 maggio 2025

A Civita di Bagnoregio la lingua predominante torna a essere l’inglese. Da venerdì 16 maggio a lunedì 16 giugno, per un mese quindi, all’interno del borgo sospeso sulla Valle dei Calanchi vivranno e dormiranno più cittadini americani che italiani. Si tratta degli studenti della Facoltà di Architettura di Yale. Un rapporto “antico” quello tra gli studenti statunitensi e questo paese. Un seme piantato, negli anni Settanta, dalle mani di Astra Zarina, l’americana che ha saputo evidenziare il valore universale di Civita e trasmettere un grande amore per il suo recupero.

Oggi la pianta che ne è germogliata è custodita, con la medesima passione e lo stesso entusiasmo, da Norma Barbacci e Glenn Boornazian. E, ogni anno, come se fossero rondini, a primavera, tornano nel nido di Civita gli studenti americani. Quest’anno con un progetto dal titolo ‘The Death and Life of an Italian Hill Town’ e un obiettivo preciso: studiare un’antica casa e un vecchio lavatoio e immaginare progetti di recupero e valorizzazione.

Quartiere generale di tutto il lavoro che sarà svolto è Palazzo Alemanni, proprio nel cuore del borgo sospeso. E proprio qui sabato pomeriggio si è tenuto un incontro tra la comunità di Civita, gli studenti del corso di Sviluppo Sostenibile della Sapienza e gli studenti di Yale appena arrivati. Perché questa esperienza è soprattutto incontro e incontri: che costruiscono relazioni, che trasmettono conoscenza, che condividono competenze e sensibilità.

“Siamo entusiasti di questa collaborazione con Yale che si rinnova ogni anno e porta sempre energia nuova sul nostro territorio. Si tratta di un lavoro prezioso e che sono convinto darà molti frutti”. Le parole del sindaco Luca Profili. “Il futuro del borgo di Civita e la sua tutela e promozione internazionale trova in questa collaborazione uno snodo importante”. Saluta così il gruppo di Yale l’amministratore unico di Casa Civita Francesco Bigiotti”.

Norma Barbacci, responsabile del progetto: “Siamo estremamente orgogliosi e grati di poter continuare, nel nostro piccolo, l’eredità di Astra Zarina a Civita di Bagnoregio e a Casa Civita per il loro prezioso supporto nel rendere possibile questa iniziativa”. Nel 2024, l’antico rapporto, è stato rinnovato con la firma di un accordo di collaborazione tra Università di Yale e Comune di Bagnoregio.

Documento siglato dal sindaco Luca Profili in visita negli Stati Uniti. L’intesa prevede che Civita di Bagnoregio sia utilizzata come laboratorio di studio per gli studenti di architettura. Viene permesso agli studenti di immergersi nei diversi aspetti del borgo, inclusi quelli architettonici, culturali e sociali, e di formulare proposte progettuali per il futuro. 

In pratica, Civita di Bagnoregio diventa un "laboratorio vivo" dove gli studenti di architettura possono applicare la teoria alla pratica, studiando le dinamiche di un borgo antico e unico nel suo genere. 

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