cultura

"Buongiorno Ceramica!", c'è "Terrae. Dalla natura della terra i prodotti delle nostre mani"

sabato 17 maggio 2025
di D.P.

Perfetto esempio di come arte, artigianato e tradizione possano fondersi per creare un linguaggio estetico senza tempo, la ceramica locale non è solo produzione artistica che ha origine intorno al XIII secolo – quando Orvieto era un importante centro etrusco e poi medievale – ma parte integrante dell'identità culturale cittadina. Recupera questo antico senso di appartenenza per attualizzarlo e condividerlo con cittadini e turisti, invitandoli ad immergersi in un mondo di forme, colori e storie tramandate da generazioni, dove ogni oggetto parla della sua terra e della sua gente, l’11esima edizione di "Buongiorno Ceramica!", manifestazione nazionale organizzata dall'Associazione Italiana Città della Ceramica che coinvolge contemporaneamente 57 Comuni italiani in una vera e propria festa diffusa.

Quarantotto ore per esplorare la ricchezza dell’immenso patrimonio prodotto da una tecnica, insieme antica e contemporanea. Un viaggio che attraversa antichi borghi e centri urbani grandi e piccoli, riconosciuti come territori di "affermata tradizione ceramica", con le loro botteghe, gli atelier, i musei, le scuole, le gallerie d’arte e gli spazi pubblici. Custode di una delle più antiche e raffinate tradizioni ceramiche d'Italia, Orvieto partecipa con il programma promosso e coordinato dal Settore Cultura e Turismo del Comune. Sabato 17 e domenica 18 maggio, i ceramisti apriranno le porte dei propri laboratori nel centro storico e si ritroveranno nella mostra collettiva "Terrae. Dalla natura della terra i prodotti delle nostre mani", ospitata sotto gli archi della Collegiata di Sant'Andrea, che nel nome rimanda non solo alla materia prima, ma anche al legame con il territorio.

Le otto botteghe aderenti – Ceramiche Fusari, L'Arpia, Mastro Paolo, Rosarja Officina dell'Arte, La Corte dei Miracoli, Cantiere Ceramica, Michele Golia e Giuliano Baglioni – impegnate a mantenere le tecniche storiche, pur innovandole nel design, esporranno una selezione delle loro produzioni con lo scopo di valorizzare e promuovere le attività della ceramica orvietana nelle sue diverse forme, sia classiche che moderne. Si potrà, inoltre, assistere a dimostrazioni pratiche su alcuni passaggi della lavorazione e della produzione della ceramica. "L'idea di fondo – spiegano i ceramisti – è quella di creare un’occasione di incontro, dialogo, contaminazione e scambio tra botteghe. Non solo esposizione, dunque, ma anche narrazione delle nostre realtà che hanno dai 35 ai 70 anni e tramandano quest'arte. Per noi è già motivo di soddisfazione fare rete ed aprirci come gruppo e tessuto connettivo alla città testimoniando la ricchezza espressiva oltre alla vastità cronologica".

Nel weekend la presenza della ceramica sarà diffusa anche in altri luoghi della città. Alcune produzioni contemporanee saranno esposte al Museo Archeologico Nazionale, in Piazza Duomo, dove i manufatti degli artigiani di oggi incontreranno i preziosi reperti etruschi. Altre opere saranno, invece, in mostra sugli scaffali della grande Sala Lettura della Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi". Tutti i punti di interesse, botteghe o esposizioni, saranno segnalati da appositi totem metallici realizzati per l’occasione dal Comune. L'attenzione sulla ceramica proseguirà poi domenica 1° e lunedì 2 giugno a Rocca Ripesena, con la mostra nel ribattezzato Paese delle Rose, e di nuovo nel centro storico, nel weekend di Pentecoste, con un premio speciale previsto nell'ambito del concorso per i balconi fioriti di "Orvieto in Fiore" per quanti abbineranno la presenza di ceramica artistica orvietana e manufatti in argilla ai tradizionali allestimenti floreali. Saranno in ceramica, inoltre, anche i premi delle infiorate, del Palio e del Paliotto dei Balestrieri.

"Quest’anno – ribadisce il sindaco con delega alla Cultura, Roberta Tardaniabbiamo voluto dare un'impronta significativa a questa manifestazione promuovendo e coordinando, come Amministrazione, un programma di iniziative diffuso nelle botteghe, nei musei e negli spazi pubblici con cui i cittadini e i visitatori avranno la possibilità di conoscere da vicino il lavoro di abili ceramisti che, con passione e competenza, portano avanti un sapere artigiano che ci distingue e ci qualifica a livello nazionale. Sarà un’occasione importante per riaffermare il valore di una tradizione che ha radici profonde nella nostra storia e che continua ad esprimere, ancora oggi, creatività, identità e capacità artigianale. La ceramica per Orvieto non è soltanto un mestiere antico, ma un linguaggio culturale vivo che può essere capace di dialogare con il passato, con l’arte contemporanea e con il territorio".

Sobrio, ma elegante lo stile. Verde rame e manganese bruno, spesso combinati su fondi bianchi o beige, i colori dominanti nella tradizione. Figure religiose, animali fantastici, scene di vita quotidiana, oltre a motivi vegetali e geometrici, gli elementi decorativi che spaziano dalla sirena bicaudata, simbolo di fertilità e bellezza, ad uccelli e leoni stilizzati per arrivare a grottesche e scene mitologiche, nel Rinascimento. Unica e riconoscibile, la cifra stilistica che impreziosisce piatti decorativi, anfore, mattonelle artistiche, oggettistica per la casa e rivestimenti architettonici. E che non smette di innovarsi, nel segno dell'eleganza e della bellezza.



Per ulteriori informazioni:
www.buongiornoceramica.it 

Decine di appuntamenti a vivacizzare il borgo, le botteghe, gli spazi culturali

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