"Di passaggio. Due pittori a distanza di 100 anni. Umberto Prencipe/Lucy MacGillis. Orvieto/Procida"

Inaugurata venerdì 25 aprile, sarà visibile all'Hotel Reale, in Piazza del Popolo 27, fino a domenica 25 maggio (da lunedì a venerdì su appuntamento, sabato e domenica dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19) la mostra "Di passaggio. Due pittori a distanza di 100 anni. Umberto Prencipe/Lucy MacGillis. Orvieto/Procida". L’esposizione, a cura di UNU unonell’unico in collaborazione con l’Archivio Umberto Prencipe e la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, mette a confronto le opere di Umberto Prencipe (Napoli, 1879-Roma, 1962) e di Lucy MacGillis (U.S.A, 1977).
Due artisti paesaggisti di generazioni diverse, ma con molte affinità in comune come il loro amore per Orvieto e l’isola di Procida, focus della mostra. Due anime sorelle, come le definisce Sabrina Spinazzè nel testo in catalogo, che a distanza di cento anni lavorano sugli stessi motivi, negli stessi luoghi e con la medesima intenzionalità poetica. I motivi: il paesaggio isolato, privato della presenza umana; le nature morte e gli interni. I luoghi: la campagna umbra, con le sue città silenti, e Procida.
“Il colorato borgo di pescatori e i crateri vulcanici che creano le sue piccole baie azzurre sono una gioia da dipingere". Le parole di Lucy MacGillis su Procida trasmettono la magia di una fusione tra l’energia vitale del posto e lo slancio creativo dell’artista. Si tratta di una congiunzione rara e, quando avviene, non si può che parlare di gioia. (Marinella Caputo)
Dopo l’apertura a Orvieto, l’esposizione proseguirà a Procida presso Palazzo D’Avalos dal 7 al 29 giugno 2025. Un gemellaggio artistico che punta a promuovere anche le due località e per questo ha ottenuto il patrocinio del Comune di Orvieto e del Comune di Procida. La mostra, grazie al contributo della Cassa di Risparmio di Orvieto, è corredata da un catalogo con testi di Marinella Caputo, Sabrina Spinazzè e Lucy MacGillis.
Umberto Prencipe nasce a Napoli il 14 luglio 1879. La sua infanzia è segnata dai continui trasferimenti al seguito del padre, direttore di case penali; la vita trascorsa a contatto con la silenziosa sofferenza del mondo carcerario è determinante nel rendere la sua indole malinconica e introversa. Nel 1897 si iscrive all’Accademia di belle arti di Roma. Inizia in questo periodo a dedicarsi alla pittura di paesaggio. Dopo il successo ottenuto nel 1905 con il dipinto Clausura, acquistato dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, si trasferisce a Orvieto.
Qui porta avanti una ricerca di tipo simbolista incentrata sul concetto di paesaggio-stato d’animo, ritraendo angoli deserti della “città del silenzio” sentiti in profondo accordo con la propria condizione interiore. Si dedica attivamente all’incisione, cui si accosta da autodidatta. Nell’autunno 1914 si reca a Lucca, dove tiene per un anno la cattedra di incisione all’Istituto di belle arti, e, fino al 1921, alterna la permanenza nella città toscana con soggiorni a Pisa, Viareggio, Bozzano, Forte dei Marmi.
Nelle opere realizzate in questi anni Prencipe abbandona progressivamente il simbolismo, realizzando paesaggi che mostrano l’attenzione verso il cézannismo e le accensioni cromatiche del post impressionismo. Vive di nuovo stabilmente a Orvieto dal 1921 al 1926, trascorrendo spesso l’estate a Procida. Nel 1926 si trasferisce a Roma, mantenendo tuttavia, fino al 1942, lo studio orvietano nel convento di Sant’Anna. Fedele alla sua “estetica del silenzio”, lavora nella campagna umbra percorrendo autonomamente la strada del paesaggismo novecentista.
Nel 1932 ottiene la cattedra di incisione all’Accademia di belle arti di Napoli, incarico che prosegue dal 1936 al 1949 all’Accademia di Roma. Negli anni ’40-’50 è prevalentemente attivo a Roma. Lontano per scelta dai dibattiti della pittura del dopoguerra, continua coerentemente il suo lavoro, scoprendo nella villa Lancellotti e nel quartiere Trieste una nuova “città del silenzio”. Muore a Roma il 22 gennaio 1962.
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Lucy MacGillis nasce a Pittsfield, Massachusetts nel 1977. Dal 2000 vive e lavora a Monte Castello di Vibio. Cresciuta nei Berkshires del Massachusetts, ha studiato pittura all’Università di Pennsylvania con John Moore e con Nicolas Carone alla International School of Art a Montecastello di Vibio. Qui ha potuto approfondire la pittura e il disegno con Ruggero Savinio, Jake Berthot, John Lees, Ying Li e Dan Gustin.
Dopo la laurea all’Università di Pennsylvania, MacGillis vince una borsa di studio e si trasferisce in Italia dove inizia a realizzare una serie di paesaggi, interni e nature morte. MacGillis ha esposto alla Hoadley Gallery a Lenox, alla Axelle Fine Arts a New York, alla Haus der Kunst a Graz, a UNU unonell’unico a Todi e alla Galleria Ca’d’Oro di Roma. Insegna pittura in Germania, Austria e negli Stati Uniti. Vive in Umbria con suo figlio Vito, in un vecchio casale che ha ristrutturato. I suoi quadri sono presenti in collezioni internazionali sia private che pubbliche.

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