cultura

Cresce il numero dei beni inseriti nella Rete delle Dimore Storiche del Lazio 

giovedì 13 febbraio 2025
di D.P.

Valorizzare il patrimonio culturale e considerare la bellezza come base per lo sviluppo del territorio, dell’economia e del turismo. Sono le idee ispiratrici della Legge Regionale del 2016 che ha costituito la Rete delle Dimore Storiche del Lazio e dello stanziamento di importanti risorse per la manutenzione e il recupero di edifici storici. Un elenco di ville, castelli, palazzi, tenute, complessi architettonici e paesaggistici e ancora parchi e giardini di riconosciuto valore storico, artistico e culturale che oggi è arrivato a contare 205 beni catalogati su un territorio come quello nazionale dove sono circa 43.000 le dimore storiche vincolate. Di queste 19.000 sono operative nel settore della ricettività come imprese con codice Ateco. Almeno altre 10.000 quelle pronte ad intraprendere l'attività imprenditoriale.

Se "Ville e Giardini tra il Lago Maggiore, il Lago d'Orta e le Valli dell'Ossola" è una delle tematiche con cui il Piemonte ha scelto di presentarsi alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano 2025, forte di qualcosa come 21 castelli, 2 isole, 10 palazzi, 12 ville e tenute, 48 parchi e giardini delle 381 realtà nazionali, nel Lazio hanno appena fatto il loro ingresso nella Rete tre residenze, due delle quali in provincia di Viterbo. Si tratta del cinquecentesco Palazzo Comunale di Grotte di Castro, caratterizzato dalla doppia scala in pietra progettata dal Vignola – e del complesso architettonico della Villa di Madonna Cornelia, a Ponte dell'Elce, Viterbo, risalente al XIII-XIV secolo, appartenuto a molte famiglie nobili che presenta una torre di avvistamento, una cava di peperino e un elegante cortile interno.



Ha debuttato poi il Castello Theodoli, gioiello medievale che domina il borgo romano di Sambuci, incastonato nella Valle del Giovenzano tra i boscosi Monti Ruffi e i Monti Tiburtini, e vanta anche un notevole giardino formale antico sul versante Est. Dietro siepi e cancelli, a queste tre dimore, di recente, si è aggiunto anche il Castello Baglioni di Graffignano, risalente al XIII secolo, dove non più tardi di sabato 25 gennaio è stato inaugurato il rinnovato Salone Nobiliare, ora fruibile per eventi, conferenze e manifestazioni, dopo un importante intervento di restauro, durato un paio d'anni a fronte di una spesa di 300.000 euro finanziata dalla Regione Lazio, che ha permesso anche di dotare gli ambienti di un adeguato impianto di riscaldamento. 



Nella stessa giornata a Bassano Romano sono stati presentati i progetti di recupero, restauro e valorizzazione di Villa Giustiniani Odescalchi, antica proprietà degli Anguillara acquistata dallo Stato nel 2001 e giusto un anno fa entrata a far parte dell'Istituto Autonomo "Ville Monumentali della Tuscia", e dell'annesso Parco Storico di 23 ettari, dove è stata inaugurata la nuova pannellistica, installata a seguito della bonifica forestale e della realizzazione delle recinzioni di sicurezza. Partito anche il restauro dei Giardini Storici di Villa Lante, a Bagnaia, finanziato dal Pnrr con un investimento di 7 milioni di euro. Previsti il ripristino delle geometrie vegetali nel giardino formale, il recupero del giardino segreto, il restauro delle fontane e la riattivazione dei giochi d’acqua che punteggiano il percorso di visita.

Concretizzato da parte del Comune di Acquapendente, infine, dopo un lungo percorso iniziato con l'Amministrazione Comunale precedente, l'acquisto del Giardino Storico Monumentale del Castello di Torre Alfina, proveniente dal fallimento del Perugia Calcio. L'acquisto consentirà di iniziare a lavorare per la ristrutturazione del giardino stesso, bene vincolato e tutelato, al fine di recuperare un prezioso spazio pubblico. "Questa area verde riqualificata – sottolineano dall'Amministrazione Comunale – sarà un valore aggiunto non solo per la frazione di Torre Alfina, uno de I Borghi più belli d'Italia, che accresce così la propria attrattività, ma per tutta la comunità attraverso un bene così importante dal punto di vista storico, paesaggistico, ambientale e turistico". Bellezza chiama bellezza.

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