"Impact Festival 2024" fa tredici, gli spettacoli in arrivo tra musica e parole

Tredici serate con grandi artisti del panorama nazionale per promuovere l’arte e la cultura dal vivo, in accordo con il territorio e il patrimonio artistico locale. Sono quelle dell'Impact Festival 2024, in programma al Teatro Francigena di Capranica, grazie a Teatro Hamlet Aps con il patrocinio e il sostegno di Ministero della Cultura, Provincia di Viterbo e Comune di Capranica e la direzione artistica del Maestro Mamadou Dioume, attore e collaboratore di Peter Brook.
"Amo un teatro autentico pieno di emozioni e significati – afferma – che racconti la vita senza illustrarla, che accordi attori e spettatori come strumenti di un’unica grande orchestra. L’esperienza teatrale per me vuol dire aprirsi, spogliarsi di ogni cosa e lasciarsi attraversare completamente dai flussi emozionali che si generano in noi. È un percorso che ci mette costantemente di fronte alle nostre idee, alle nostre emozioni, ai nostri limiti.
Ed è proprio lì che l’artista si regala completamente. Il teatro è un’offerta: è condivisione. Il teatro indica, anticipa, diverte, ci spinge a porci domande. Per me è un seme cui corrisponde una crescita interiore e esteriore che permette di innalzarsi e innaffia i rapporti umani". Questo un po' anche lo spirito che lega le proposte in arrivo sul finire dell'estate e per buona parte dell'autunno nella centrale struttura di Largo Ripoll, già Via della Mattonara.
Si inizia domenica 1° settembre alle 21 con lo spettacolo “Tra le mie onde” per la regia di Michele Mirabella che vede sul palco Sergio Múñiz, accompagnato dal Trio Unisono, in un viaggio tra musica e parole attraverso le note e la voce dove esperienze, aneddoti e pensieri si mescolano con le onde del mare, compreso quello che è la vita interiore in cui si creano più domande che risposte. Un concerto teatrale contemporaneo e unico. Produzione Orchestra Saverio Mercadante.
Per la regia di Gina Merulla, in prima nazionale, domenica 8 settembre alle 21 Mamadou Dioume porta in scena “Il bardo. Viaggio nell'ignoto” di William Shakespeare, drammaturgo inglese che nelle sue opere presenta una spiccata contemporaneità perché parla dell’essere umano nella sua dimensione più interiore. Lo spettacolo, secondo i canoni del teatro di ricerca, ripercorre le emozioni più profonde dell’animo umano attraverso la parola shakespeariana traslata in immagine.
Corpo, musica e istinto si fondono in “Contemporary Follies”, spettacolo di danza contemporanea dai ritmi estatici e quasi ipnotici, con le coreografie di Eleonora Frascati, ballerina e insegnante internazionale di hip hop, street jazz, jazz funk e fusion, atteso in prima nazionale sabato 14 settembre alle 21. I corpi dei ballerini creeranno suggestioni emotive e intellettuali partendo da sensazioni corporee perché “sentire è il motore dell’arte e della vita”.
Domenica 15 settembre alle 21 si cammina “Sui passi di Rino” in compagnia della Smaf Room Band che propone uno spettacolo musicale emozionante e coinvolgente che celebra la vita e l'eredità del leggendario cantautore calabrese Rino Gaetano, ricordato per la sua voce ruvida e i testi caratteristici delle sue canzoni, nonché per l'ironia e la denuncia sociale dei suoi brani. Attraverso una combinazione di performance musicali, narrazione e immagini visive suggestive.
“Gam” di e con Lorenzo Ciambrelli, per la regia di Giacomo De Cataldo, è la proposta di sabato 21 settembre alle 21. Un flusso di coscienza ritmico che si alterna tra i molti personaggi che il protagonista incontra e interpreta. Lo spettacolo esplora temi universali come il destino, il karma e la ricerca del sé. E, con una messa in scena ricca di suggestioni e simbolismi, alla ricerca della verità interiore e alla lotta contro le proprie paure, invita il pubblico a riflettere.
Domenica 22 settembre alle 21 largo a “Due di coppia” di e con Rocco Ciarmoli e Laura De Marchi. Il duo comico, fra i protagonisti più apprezzati di Zelig Off, presenta uno spettacolo esilarante che indaga le dinamiche tra uomini e donne che si incontrano, crescono, si trasformano e in qualche caso scoppiano. Tra riso e commozione sabato 28 settembre alle 21, invece, Fabrizio Ferrari si cimenta con “Tingel Tangel” di Karl Valentin, precursore del teatro dell’assurdo.
“Lucio Battisti. Emozioni...!” con Cesare Bocci, affiancato dalle raffinate citazioni musicali del Duo De Bernardis-Binetti, invita domenica 29 settembre alle 18 gli spettatori a compiere un viaggio di musica e parole nella storia di uno dei più grandi cantautori italiani. Rivive così la storia di un artista che ha personalizzato e innovato in ogni senso la forma della canzone tradizionale e melodica, arrivando a vendere oltre 25 milioni di dischi.
“Il Club Anzichenò” di Gino Varù, va in scena per la regia di Alessandro Carvaruso, grazie a Matteo Magazzù, Nicole Mastroianni, Elena Elisa Miotto e Marco Fabrizi venerdì 4 ottobre alle 21 calando il pubblico in un tempo e in un luogo indefiniti, quelli vissuti da quattro improbabili personaggi che cercano soluzioni per risolvere un problema contingente: salvare il povero Professor Valli che giace, agonizzante, nell’altra stanza.
“Tutte le notti sono una”, sabato 5 ottobre alle 21, con Valeria Zazzaretta, Patrizia Casagrande, Jacqueline Ferry nei panni di tre donne che si raccontano riconoscendo, per la prima volta, l’amore che amore non era e l'incubo che in una notte ha posto fine alla loro esistenza. La pièce teatrale, scritta da Mary Griffo, Massimo Natale ed Ennio Speranza, è costruita, infatti, su storie di femminicidio vere e drammaticamente attuali.
“Così è (o mi pare). Pirandello in realtà virtuale”, domenica 6 ottobre alle 18, con Elio Germano mette in discussione l’idea di verità assoluta. La sua riscrittura immerge il celebre testo del drammaturgo siciliano ambientato in un salotto dell'alta borghesia nella società moderna, dove spiare l’altro risulta ancora più semplice grazie all’uso dei social network. Lo spettatore è calato nella storia e, grazie alla realtà virtuale, si trasforma in uno dei protagonisti, che vede e ascolta tutto.
Ha in sé la leggerezza delle cose tremende e la giusta dose di pazzia, “Io e mia sorella”, spettacolo sulla Sindrome di Down di e con Sabrina Biagioli e con Viola Biagioli, diretto da Gina Merulla e previsto sabato 12 ottobre alle 21. In un immaginario dialogo con la propria vita, una donna ripercorre gli anni trascorsi con la sorella, dall'infanzia fino ad oggi, passando per l'adolescenza, la giovinezza, l'amore. E non sono anni qualsiasi, né vite qualsiasi, o almeno così lei crede.
A calare il sipario sul festival, domenica 13 ottobre alle 18, è Sebastiano Somma che dà corpo e voce al capolavoro di Hernest Hemingway, “Il vecchio e il mare” accompagnato al violino dal Maestro Riccardo Bonaccini. Un percorso suggestivo nella letteratura americana caratterizzata dalla grande forza della parola. Un’imperdibile e coinvolgente lettura scenica. Ma anche una degna chiusura che omaggia il teatro con il teatro.
I biglietti sono acquistabili online.
Per ulteriori informazioni:
06.41734901 – 333.4313086
info@impactfestival.it

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.