cultura

Debutto di successo per il recital "Wonderful Sassy"

lunedì 5 agosto 2024

Pubblico entusiasta per l'annunciata prima del recital "Wonderful Sassy" che domenica 4 agosto ha visto di scena allo Spazio Kossuth di Città della Pieve la cantante Claudia Aliotta accompagnata al pianoforte da Daniele del Gobbo. Inserito nel cartellone "Magica è la Pieve" e organizzato dall'Associazione Turistica Pievese in collaborazione con lo Spazio Kossuth e con il patrocinio del Comune, il concerto ha voluto rendere omaggio alla “Divina” Sarah Vaughan in occasione del centenario dalla nascita con un programma che partendo dal 1944 ha attraversato, decennio dopo decennio, la straordinaria carriera della cantante afroamericana.

Il concerto si è aperto con "A night in Tunisia”, inciso dalla Vaughan insieme al suo autore, Dizzie Gillespie, al suo esordio discografico prodotto da Leondard Feather; di seguito la cantante siciliana ha interpretata alcuni successi degli anni ’40 come “Tenderly” e “Black Coffee” sfoggiando in quest’ultimo insieme a Del Gobbo una trascinante vena blues.

Fra un brano e l’altro, Claudia Aliotta, autrice del progetto che ha al suo attivo concerti monografici sulla songwriter Irene Higginbotham, su Charles Mingus e George Gershwin, ha raccontato il percorso artistico della Vaughan, dai grandi successi degli anni ’50 con album storici come “Sarah Vaughan with Clifford Brown” e “No Count Sarah”, al declino nel decennio successivo, la rinascita con “Live in Japan” nel 1973, fino al meritato Grammy con “Gershwin Live” nel 1982.

Del Gobbo, appena ventiduenne, si è già fatto notare sulla scena musicale jazz. Ha partecipato a numerosi festival come Monterchi, Borgo jazz e Sarteano jazz, nel 2024 si è esibito al Teatro Astra di San Giustino con Matteo Chimenti e Fabio D’Isanto con special guest Fabrizio Bosso ed è stato finalista al Conad Jazz Contest con il sestetto Ninive. Ha suonato inoltre per Umbria Jazz nei concerti del Conservatorio Morlacchi di Perugia e collabora stabilmente con la Perugia Big Ban Lab diretta da Riccardo Catria.

La Aliotta e Del Gobbo hanno appassionato il pubblico sia con celeberrimi brani swing come “It’ Don’t Mean a Thing”, “Lullaby of Birdland” e “How High the Moon”, che con delicate ed eleganti interpretazioni di ballad come “Tenderly”, “Misty” e “When Sunny Gets Blue”, proposta quest’ultima in versione Jazz Waltz.

Cantante dalla vocalità raffinata, capace di saper gestir con maestria sia il registro grave che quello acuto, Claudia Aliotta ha dato il meglio di sé nelle ballad, eseguite con profonda espressività, timbri morbidi e caldi e grande cura interpretativa.

Assolvendo egregiamente l’impegnativo compito di incarnare tutta la sezione ritmica attraverso il pianoforte, Daniele del Gobbo è stato un supporto brillante e fondamentale con il suo pianismo ricco e versatile, che è culminato in improvvisazioni sempre ben elaborate, grintose e personali che hanno suscitato grande ammirazione da parte del pubblico.  

Nella seconda parte del concerto la cantante si è distinta in due latin, l’affascinante "Slow hot wind" di Henry Mancini e un cavallo di battaglia della Vaughan come "The shadow of your smile” in cui si è messa in risalto sia per il solo che le pregevoli sfumature dinamiche e le variazioni melodiche.

L’apprezzata perfomance del duo si è conclusa con la meravigliosa "Send in the clowns" con un’interpretazione molto sentita e suggestiva che ha chiuso in bellezza il pregevole omaggio a Sara Vaughan. Attraverso un appassionante percorso di 90 minuti l’affiatato duo ha dato vita ad un ritratto musicale che ha messo in evidenza i tratti caratteristici dell’artista.

 

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