cultura

Morto a 90 anni John Mayall, il maestro del British Blues

lunedì 29 luglio 2024
di Pierfrancesco Sampaolo

Talento allo stato puro, pioniere del blues britannico e punto di riferimento in patria di quel genere musicale. John Mayall si è spento il 22 luglio scorso nella sua villa californiana alla veneranda età di 90 anni. Musicista, chitarrista e compositore, fu il visionario che per primo diede vita al così detto British Blues. Nato in Inghilterra, a Macclesfield, ma cresciuto a Manchester, nel 1933 si interessò sin dalla tenera età alla “black music” coltivando una grande passione per il jazz e il blues, ascoltando particolarmente artisti come Leadbelly ed Eddie Lang.

Il padre era un ottimo chitarrista jazz e da lui imparò molto, per dedicarsi poi anche al piano e all'armonica. Dopo tre anni di servizio militare in Corea con l’Esercito britannico, grazie anche all’amicizia e alla spinta di Alexis Corner, si trasferì a Londra e fondò i Bluesbreakers. Questi furono una super band dove militarono artisti come Eric Clapton, Peter Green e Mick Taylor, una vera e propria scuola che ha formato i migliori musicisti dell'epoca.

La sua influenza nel rock degli anni '60/'70 è stata enorme, tanto da plasmare sostanzialmente uno stile che durerà quasi per un ventennio ed ispirerà tutto quello che venne dopo, fino anche alla psichedelia. C’è anche chi dice che la cosiddetta "British invasion" di fatto "rubò" la scena agli artisti afro-americani che, anche per questioni di segregazione dell’epoca, vedevano più difficile la strada per la notorietà: se da un lato, negli USA, gli artisti bianchi beneficiavano di un privilegio "razziale" nei confronti dei colleghi, quelli d'oltre manica avrebbero pescato a piene mani dai loro beniamini della Louisiana e dell'Alabama.

È comunque un fatto che tutti i più famosi riff di chitarra, piano o basso di quegli anni (ma non solo) ricordino molto produzioni di artisti di colore, sia contemporanei sia precedenti. Ma in tutto questo, probabilmente John Mayall fu l'artista migliore, quello che, ovviamente, si ispirò molto ma riuscì a creare un proprio stile, diventando un vero pioniere e maestro per tanti altri, grandi e piccoli, con oltre 65 album all’attivo nella sua lunga carriera. Gente così mancherà a tutti.

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