Le opere di Giuseppina Anselmi Faina visibili di nuovo negli spazi di Palazzo Faina

La figura di Giuseppina Anselmi Faina (Torino 1818 – Firenze 1872), nobildonna piemontese, moglie del conte Claudio Faina e madre di Eugenio, che cercò di affermare il diritto ad essere una pittrice seguendo la propria vocazione in un’epoca in cui non era scontato, è stata oggetto di molta attenzione negli ultimi anni. A lei sono state dedicate alcune mostre: Giuseppina Anselmi Faina. Una pittrice dell’Ottocento tra Piemonte e Umbria (Orvieto, Museo “Claudio Faina”, 6 febbraio - 4 settembre 2016); Giuseppina Anselmi Faina (San Venanzo, Palazzo Comunale, 15 aprile – 2 giugno 2023) e, più di recente, l’esposizione L’altra metà: la donna nell’arte (Busca, Cuneo, Casa Francotto, 7 ottobre 2023 – 8 marzo 2024).
Quest’ultima ha presentato una rassegna di figure femminili in ambito italiano ed internazionale nel quadro di un panorama creativo dominato dall’universo maschile, dove la pittrice piemontese per le sue qualità artistiche è stata giustamente inclusa. L’artista, inoltre, è stata oggetto di studi, a partire dalla monografia di Luca Montecchi, (Giuseppina Anselmi Faina. Una pittrice dell’Ottocento tra Piemonte e Umbria, 2016), nata da un lungo lavoro di ricerca, condotto dall’autore allo scopo di delineare un ritratto quasi sconosciuto che, nelle intenzioni dello storico, ha avuto: “l’intento di risarcire la memoria di una donna e pittrice ingiustamente dimenticata”.
Ad esso è seguito un piccolo volume monografico, curato sempre da Luca Montecchi e da Giuseppe Maria Della Fina edito da Intermedia Edizioni, che ha accompagnato la mostra di San Venanzo ed ha costituito il primo numero di "Letture Fainiane"; e, ancora, un quarto volume nella stessa collana editoriale, "In quanto donna - Elena Lucrezia Cornaro e Giuseppina Anselmi Faina: due donne, due talenti", di Francesca Compagnucci, che, nell’intento di delineare personalità femminili di grande talento, ma ostacolate dall’ambiente nel quale vissero, ha tracciato la figura dell’artista mettendola a confronto con quella di Elena Cornaro, prima donna laureata, presentandole come: “due facce della stessa medaglia”.
Uno spazio, dedicato alla figura di Giuseppina Anselmi si trova anche nel volume "La straordinaria vita di Eugenio Faina", appena pubblicato (primo numero della collana “Quaderni della Fondazione per il Museo “Claudio Faina”, Ciampi Editore, maggio 2024), scritto da alcuni ragazzi del Liceo Classico "F.A. Gualterio" di Orvieto. Una serie di iniziative che hanno portato in primo piano la figura della pittrice. Da oggi alcune sue opere, dopo diversi anni, sono esposte negli spazi del piano nobile del Museo Etrusco “Claudio Faina” proprio nelle sale dedicate alla pittrice.

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