cultura

La Comunità del Merletto di Orvieto "Ars Wetana" fa fiorire "Una Rosa per Orvieto"

lunedì 13 maggio 2024

Sboccia nel colorato contesto di "Orvieto in Fiore 2024" e mette radici a Palazzo Soliano, sede del Museo "Emilio Greco", da giovedì 16 maggio – alle 11, l'inaugurazione – fino a domenica 2 giugno "Una Rosa per Orvieto", la mostra curata dalla Comunità del Merletto di Orvieto "Ars Wetana" che presenta gli elaborati fioriti – una rosa, appunto, realizzata con le diverse tipologie di filato e le diverse tecniche esecutive del merletto ad ago, a fuselli, a macramè, a modano o a uncinetto – delle comunità candidate per il riconoscimento dei "saper fare il merletto italiano" quale Patrimonio Immateriale dell'Umanità che aspira all'iscrizione nella Lista Rappresentativa della Convenzione Unesco del 2003.

Fra intrecci, nodi, punti e calendari relativi a “I Sabati del Merletto” la città del Duomo ne fa parte insieme a Tuoro sul Trasimeno e San Feliciano, frazione di Magione, per quanto riguarda l'Umbria, e Bolsena, unica rappresentanza del Lazio accanto a Varallo, Cuneo, Sampeyre per il Piemonte, Cant per la Lombardia e ancora Venezia, Mestre, Isola di Burano, Isola di Pellestrina, Chioggia in Veneto, Gorizia in Friuli Venezia Giulia, Chiavari, Rapallo-Portofino-Camogli, Santa Margherita Ligure e Genova in Liguria, Bologna, Forlì e Meldola in Emilia Romagna, Sansepolcro e Anghiari in Toscana, Offida nelle Marche, L'Aquila in Abruzzo. Al Sud Isernia (Molise), Latronico (Basilicata), Maglie (Puglia), Mirabella Imbaccari (Sicilia) e Bosa (Sardegna).

È nella continuità di una comunione di intenti accorta e altamente partecipativa che dal 2014 si sono tessute – è il caso di dirlo – le maglie di una rete impegnata a sviluppare e portare avanti il processo di candidatura in corso, con il coordinamento tecnico e scientifico di Elena Sinibaldi del Servizio II – Ufficio Unesco del Segretariato Generale del Ministero della Cultura. Coinvolti rappresentanti di gruppi comunitari e soggetti amministratori locali che sostengono e incoraggiano sui rispettivi territori l'evoluzione del senso stesso di identità culturale, singola o associativa implicate, e della percezione che ogni espressione ha assunto nel tempo, contribuendo attivamente ad un progetto e a una dimensione di livello nazionale e internazionale.

Conferma ne è il primo convegno nazionale, dal titolo “Arte, conoscenza e patrimonio culturale immateriale. Itinerario dei saperi e saper fare il Merletto in Italia”, tenutosi nel 2022 nell'ambito della terza edizione della Biennale del Merletto di Venezia, al quale hanno partecipato anche le merlettaie orvietane, che ha rappresentato "il primo contesto pubblico di restituzione partecipata ed estesa, durante il quale le numerose comunità aderenti e le amministrazioni locali rappresentative sono state testimoni di una rilettura del trascorso e della riflessione sempre più attuale sull'importanza e il valore dell'artigianato, a partire dalla sua riscoperta dei tratti culturali, fino alla sua valenza di impatto economica e soprattutto sociale".