cultura

"La ceramica racconta, miti e storie di Chiusi ispirati al Perugino"

mercoledì 1 maggio 2024

Inaugurata sabato 23 settembre è stata prorogata fino a domenica 2 giugno la mostra "La ceramica racconta, miti e storie di Chiusi ispirati al Perugino" allestita al Museo della Cattedrale di Chiusi. Una ricognizione che fruga nelle pieghe della storia con la volontà di coinvolgere cittadini e visitatori in un percorso contemplativo in cui l'arte e la storia accompagnano i cinque sensi in un viaggio spazio-temporale. A dare forma alla mostra, un collettivo di artisti legati da origini monteleonesi vicini per cultura e storia al comune toscano in provincia di Siena.

Giovanna Neri: laureata all’Accademia di Belle Arti di Perugia, ha partecipato alla mostra “Trafogliare” a Palazzo Trinci di Foligno, presentando dei lavori di stampa a secco e acquaforte. Artista curiosa e poliedrica, sta sperimentando la manipolazione delle argille. Presenta una reinterpretazione del tempio di Gerusalemme posto sullo sfondo del dipinto di Pietro Vannucci "Lo Sposalizio della Vergine" a rappresentare il simbolo del’architettura ideale, per la giovane artista ponte e porta che ci lega alla natura.

Lucia Roncella: ceramista da oltre 35 anni, proviene dalla scuola d’arte di Perugia, specializzata in tecniche antiche e di foggiatura. Crea sia pezzi artistici che di uso quotidiano, sempre in continua sperimentazione. La sua bottega e laboratorio si trova a Monteleone d’Orvieto. Con un virtuosismo, modella il mantello che permise a Santa Mustiola di fuggire dai soldati romani, lo adagia su una antica forma etrusca che riporta alla forma dell’anello in più tecniche: doratura, maiolica, lustro, sigillata, bucchero. Presenta, inoltre, una serie di pezzi ispirati alla brocca raffigurante il volto del Perugino ritrovata a Chiusi.

Carlo Sassetti: restauratore con esperienze pluridecennali in numerosi cantieri nel mondo. Tra i suoi lavori il restauro degli affreschi della Cattedrale di Lucca. Esperto in restauro pittorico e archeologico, attualmente insegna restauro delle Pitture Murali all’Accademia di Belle Arti di Carrara. In occasione della mostra, porta un pezzo in ceramica dove scompone il volto del Perugino in stile picassiano.

Simona Stollo: ceramista formatasi nello studio di Joanna Howells nel Galles, dove ha iniziato nel 2014 lavorando argille ad alta temperatura, sviluppando e rivisitando stilisticamente oggetti di uso quotidiano. In Italia ha iniziato a lavorare con argille a bassa temperatura usando diverse tecniche e sviluppando oggetti artistici. Il suo anello ci racconta una storia iniziata a Chiusi nel '400. Quando l’anello Santo che venne rubato a Chiusi, s’incontrò con il quadro del Perugino: "Lo Sposalizio della Vergine”. La tecnica usata con le decalcomanie, e i "graffiti" raccontano la storia rubata ai nostri giorni.

Evento anteprima del programma di iniziative promosso dall'Opera Laicale della Cattedrale di Chiusi, la mostra offre la cornice concettuale ideale al calendario di incontri con ricercatori e intellettuali in programma. La volontà dell'Opera del Duomo, tra la più importante e antiche fabbricerie d'Italia, è quella di mettere in relazione il prezioso patrimonio archeologico, religioso e artistico della collezione diocesana con personalità contemporanee capaci di generare cultura e coesione sociale, per valorizzare il territorio della città di Chiusi e la sua comunità. 

In questo momento è in preparazione l'opera teatrale sulle vicende della reliquia del Santo Anello che si trovava a Chiusi fino alla fine del XV secolo, oggi conservato nel Duomo di Perugia. Il testo, scritto da Silvia Neri (drammaturga, attrice, registra e insegnante di teatro), si inspira alle vicende storiche della reliquia ma dà vita a personaggi che superano i limiti temporali per ritrovarsi nello stesso luogo. L'augurio è di poterlo vedere in scena a settembre. Sabato 4 maggio, intanto, dalle 15 alle 17, le artiste saranno presenti per chi vorrà fare un’esperienza pratica con l’argilla.

Per ulteriori informazioni:
0578.226975 - museocattchiusi@alice.it