cultura

Il Merletto di Orvieto trova casa e si mette in mostra a Palazzo Coelli

mercoledì 27 marzo 2024

Un'arte antica creata solo da esperte mani femminili. È quella del Merletto di Orvieto, la cui storia si è iniziata a tessere – è il caso di dirlo – negli ultimi anni dell'Ottocento e che, finalmente, ha trovato casa negli spazi espositivi di Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. È qui che, come annunciato, mercoledì 27 marzo è stata inaugurata la mostra permanente che porta in esposizione oltre sedici manufatti che resteranno visibili ad ingresso libero dal lunedì al venerdì, dalle 11 alle 17, e su richiesta in altri orari.

L'iniziativa nasce su impulso del Lions Club Orvieto che porta così a compimento un progetto significativo che omaggia una delle tradizioni uniche della cultura e della storia della città. L'inaugurazione è stata preceduta da una presentazione all'Auditorium "Gioacchino Messina", alla presenza tra gli altri del presidente, Franco Barbabella, dell'assessore Alda Coppola, del presidente della Fondazione Cro, Libero Mario Mari, e del presidente del Gal Trasimeno-Orvietano, Gionni Moscetti.



Il merletto non è solo frutto di una grande abilità manuale, ma rappresenta il fascino e la sensibilità di qualcosa da mostrare e conservare. Lo era per le antiche dame così come per le nonne. In ogni casa era quasi un dovere averne uno. Il gusto raffinato dei disegni e la qualità della manifattura, portati avanti dall'Ars Wetana, società di patronato che svolgeva attività di produzione e confezionamento con particolari richiami ornamentali al Duomo di Orvieto, sono l'espressione più alta di come a partire solo dal filo e con l'aiuto di pochi semplici strumenti si riesca a realizzare una vera opera d'arte.