Giornate FAI di Primavera 2024 al Parco della Rocca e alla Chiesa del Monastero delle Minime Paolane

In occasione della 32esima edizione delle Giornate FAI di Primavera, il Gruppo FAI Todi invita sabato 23 marzo, dalle 15 alle 18, e domenica 24 marzo, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, ad approfondire la storia della città esplorando il Parco della Rocca – spazio verde decisamente scenografico (per l'occasione saranno eccezionalmente aperti i serbatoi dell'acquedotto del 1925) – e la Chiesa del Monastero delle Minime Paolane – fondato nel 1746, con la cella della sua fondatrice, la reatina Ersilia Foschi Bolognini, poi Maria Maddalena del Crocifisso, che conserva una serie suggestiva di strumenti autopunitivi – attraverso le visite, anche in inglese, a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo "Jacopone da Todi" e dell'Istituto d'Istruzione Superiore "Ciuffelli-Einaudi".
"Il Parco della Rocca – spiega Monica Castrichini del Gruppo FAI Todi – si trova sulla sommità del Colle di Todi, a 411 metri sul livello del mare, il luogo più alto della città. Nel 1373 qui fu costruita una rocca pontificia, per volere di Papa Gregorio XI, allo scopo di controllarla. Nel corso dei secoli, la struttura militare è stata modificata dalle frane e dalle demolizioni, ultime quelle per la realizzazione dell'acquedotto del 1925. Oggi si conservano soltanto il mastio e alcuni contrafforti. Dal 2019 l'acropoli è sede del Parco delle Sculture di Beverly Pepper. Dalla Rocca si gode di un bellissimo panorama sul territorio circostante.
La sommità del Colle è il luogo più importante per la storia della città, il nucleo più antico che corrisponde all'arce umbro-etrusca, l'Arx Magistra, chiusa dal primo giro di mura. Qui erano i primi templi del tipo etrusco-italici ed anche le cisterne più antiche, grazie alla possibilità di raccogliere acqua e poi distribuirla per caduta alla parte più bassa della città. Nel corso dei secoli, questo luogo subì varie trasformazioni: nel Medioevo sulla parte superiore fu costruita l'Abbazia premostratense di San Leucio, riadattata nel 1371, per volere di Papa Gregorio XI, in una rocca pontificia, distrutta e rifatta varie volte nel corso degli anni.
Nel 1925 si scelse questa area per costruire i serbatoi del nuovo acquedotto comunale. Salendo verso la sommità del Colle, si incontra una piccola costruzione quadrangolare, la Chiesa di San Cassiano, edificata nel Medioevo trasformando due cisterne romane. Poco lontano è un puteale ottagonale in pietra, del 1581, proveniente da altre sistemazioni. Dall'altra parte della via, il Monastero della Rocca, sede delle Minime di San Francesco di Paola, fondato sulle rovine della Rocca da Suor Maddalena del Crocifisso. Dell'antica struttura oggi rimangono i contrafforti e il torrione circolare, utilizzato come serbatoio idrico.
Altri due serbatoi sono nascosti sotto il piazzale e furono utilizzati in tempo di guerra come rifugio antiaereo. Oggi la Rocca è una commistione di stili, dalle cisterne romane passando al Medioevo arrivando all'arte contemporanea della pittrice e scultrice americana Beverly Pepper (1922-2020). Intorno alla Rocca, su tre lati, si estende una suggestiva passeggiata, dove si possono incontrare anche due leoni di terracotta realizzati dall'artista tuderte Eliseo Fattorini (1830-1888). Dalla sommità del Colle è possibile scorgere uno splendido panorama del Tempio della Consolazione, del Convento di Monte Santo e di tutta la Valle del Tevere".
Per ulteriori informazioni:
www.giornatefai.it

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