cultura

Leo Gullotta e Fabio Grossi, coppia nella vita e sul palcoscenico

lunedì 26 febbraio 2024
di Federica Sartori

Una coppia nella vita, una coppia sul palcoscenico. Nel pomeriggio di domenica 25 gennaio, come annunciato, al Teatro Mancinelli di Orvieto è andato in scena lo spettacolo "In ogni vita la pioggia deve cadere". Chi meglio di Leo Gullotta e Fabio Grossi può portare in scena con decisione, con delicata fermezza, con profonda conoscenza di tutte le dinamiche, la storia di una coppia che conduce una vita d'amore, di quotidianità, di alti e bassi propri di chi è insieme da quarant'anni?

La grandiosità dei due attori, in questo spettacolo evidente una volta di più, è di essere umanamente riconoscibili da tutte le coppie, espressivamente perfetti nei ruoli, complici nelle rispettive differenze. Ruoli che si intersecano, a volte sovrappongono, altre si scambiano. All'inizio è Piercarlo (Fabio Grossi) ad ammettere il proprio amore ma anche la "dipendenza" tanto da non poter pensare di vivere se dovesse perdere l'altro. Un pensiero, un timore, che nasce dall'età del compagno che si avvicina agli ottanta. La vita però è imprevedibile e presenta una deviazione di rotta, un inaspettato scambio di prospettiva.

Sul palcoscenico uno squarcio dell'esistenza di due persone, che dopo un'esistenza trascorsa insieme ("Ho trascorso più tempo con te che con mia madre" afferma a un tratto Papi (Leo Gullotta), si trova costretta ad affrontare una notizia che colpendo uno dei due inevitabilmente travolge anche l'altro. E il dolore, la disperazione, l'impreparazione travolge entrambi.

Anche se fa male, "in ogni vita la pioggia deve cadere". Arriva come un temporale inaspettato. A primavera, in una calda primavera, ma quando si insinua il sospetto di una terribile notizia, ecco che Papi viene colpito da un freddo pungente e improvviso. Sono brividi di paura, mascherati da brividi di freddo. La paura che due vite, ormai fuse in una sola, si dovranno separare? Ed ecco la volontà di tutelare l’altro e provare a nascondere la verità che però, per un banale messaggio inciso nella segreteria telefonica, viene immediatamente scoperta. Ed ecco la richiesta "Ti prego parla". Ed ecco l’incredulità, l’incubo, il pianto. Discutono anche, ma avviene proprio per il rispetto e la complicità che li unisce da quarant’anni. La loro vita insieme è basata sul parlare, sulla condivisione, sull’affrontare insieme le piccole e le grandi cose.

Piercarlo ha talmente a cuore il compagno che in un momento tragico deve trovare, e la trova, la forza per le incombenze legali così da tutelarlo.  E allora ecco la promessa di "Esserci" per l’altro. Fin quando il destino lo renderà possibile… e poi oltre. La promessa di sostenersi e aiutarsi reciprocamente. E arrivare insieme al 31 dicembre. Ad entrare insieme nel nuovo anno. Hanno pochi ma buoni amici, che chiedono a Papi di passare con loro quella serata di festa. Declina l’invito. È troppo triste e soprattutto ha promesso a Piercarlo di festeggiare insieme. E così sarà.

Papi e Piercarlo, o meglio Leo Gullotta e Fabio Grossi, fanno commuovere perché una vita che cambia all’improvviso è una realtà di molti. Fanno commuovere perché è vero che “in ogni vita la pioggia deve cadere”, ma qualche volta spazza via due persone, spezza una coppia. Fanno commuovere e riflettere anche sugli aspetti pratici ulteriori che una coppia “arcobaleno” deve affrontare rispetto alle altre. «Con questo spettacolo nasce una riflessione sul rapporto di coppia, sull’importanza che due persone si amino nel massimo rispetto reciproco, senza prevaricazione. L’amore è condivisione. Così come è importante il confronto con gli altri perché è anche così che ci si conosce sempre più a fondo e si cresce.» le parole di Leo Gullotta incontrato a fine rappresentazione, attore con una carriera immensa ma disponibilissimo a incontrare pubblico e giornalisti, gentile e affabile. Un Attore, uno di quelli con A.

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