cultura

Riapre il cimitero napoleonico che fu set per le riprese del film ispirato a Dylan Dog

lunedì 30 ottobre 2023
di D.P.

Costruito secondo i dettami del Décret Impérial sur les Sépultures emanato da Napoleone a Saint-Cloud il 12 giugno 1804 che raccoglieva organicamente in due corpi legislativi tutte le precedenti e frammentarie norme sui cimiteri e stabiliva che le tombe venissero poste al di fuori delle mura cittadine, in luoghi soleggiati e arieggiati, l'antico Cimitero Monumentale di Guardea fu dismesso nel 1960. Dopo l'ultima sepoltura, fu abbandonato e subì una graduale rovina, anche a causa dell'estumulazione delle salme che comportò la distruzione di moltissime tombe.

Nel 1994, però, venne usato per alcuni mesi come set cinematografico per le riprese del film "Dellamorte Dellamore" ispirato all'investigatore dell'incubo Dylan Dog. La pellicola con Rupert Everett ed Anna Falchi, diretta da Michele Soavi e tratta dall'omonimo romanzo di Tiziano Sclavi, restituì una certa notorietà a quel luogo, caricando di fascino l'aspetto decadente e facendone meta turistica per curiosi, visitatori, appassionati e collezionisti. Emblema dell'oscuro e del misterioso, tematiche centrali nelle storie del personaggio, il cimitero è un'icona della serie stessa.

È, infatti, un luogo ricorrente che funge da punto di partenza per molte delle avventure della popolare serie di fumetti horror e noir. Nel cimitero, su carta, Dylan Dog incontra spesso Groucho, un vecchio amico che lavora come custode. Sullo schermo, oltre alla forte dose di umorismo nero, grande importanza riveste la componente scenografica, che tra quinte dipinte, tappeti erbosi, finte lapidi e addirittura un cipresso funzionale a coprire il panorama esterno non a caso valse al film anche il David di Donatello per la Migliore Scenografia.

Nella realtà, il piccolo cimitero di origine napoleonica è tutt'oggi al centro dei progetti di restauro da parte del Comune, soprattutto sul fronte della messa in sicurezza. E, ora che il pericolo crolli – specie del muro di cinta in pietra – è scongiurato, pur non essendo ancora completati i lavori, in concomitanza con le giornate dedicate alla commemorazione dei defunti, quel luogo torna temporaneamente fruibile all'utenza. A partire dall'iconico tempietto, interessato dalla sistemazione del tetto, dalla stuccatura delle pareti, dalla posa di griglie alle finestre e dal rifacimento della vetrata.

Ad essere recuperate, anche alcune cappelle e tombe. Consolidate tutte le parti calpestabili di quelle a pozzo e realizzati gli impianti elettrici e idrico per l’irrigazione dell’erbetta. Affidati ma non ancora realizzati, invece, i lavori per la piantumazione di essenze arboree che, secondi i progetti, ricostituiranno, nella delimitazione, i vecchi campi di sepoltura a terra così da farne definitivamente un giardino all'inglese e, al tempo stesso, "tramandare la testimonianza della qualità dell’architettura e della struttura" di un luogo che la magia del cinema ha reso un piccolo grande cult.